Villabanks è entrato nella scena rap italiana come un fulmine a ciel sereno, con un CD che pubblicó quando la sua fanbase era estremamente ed esageratamente ristretta. Però grazie alla sua esplosività che lo ha sempre contraddistinto nell’arco della sua giovane carriera, è riuscito a farsi notare dal grande pubblico con una hit come “Candy“.
Sicuramente l’inizio del percorso musicale dell’artista in questione risulta incoraggiante e fa ben sperare per il suo prosieguo ma le insidie arriveranno e non poche, d’altro canto era inevitabile considerando l’età del ragazzo. Il progetto che sussegue i primi due album è “El Puto Mundo” e si tratta del suo primo progetto ufficiale che non convince pienamente l’orecchio dell’ascoltatore urban medio che crede nelle potenzialità di Villabanks. La sua voglia di “spaccare il mondo” e la sua perseveranza nel voler arricchire la sua discografia il prima possibile si sono rivelate un’arma a doppio taglio. Forse era troppo presto?
Questo noi non lo sappiamo e non lo sapremo mai ma fatto sta che il disco da la percezione di essere confusionario e qualitativamente al di sotto delle aspettative. Ma con ”Filtri” l’errore non si è affatto ripetuto! Nel mixtape appena citato il rapper di “Pasticche” mostra più nitidamente le sue intenzioni stilistiche e musicali. È impossibile non soffermarsi a parlare un momento della tracklist, dentro sono presenti artisti di tutti i generi e apparentemente sconnessi l’uno con l’altro ma in realtà sono tutti quanti necessari per la realizzazione del progetto. Il messaggio che vuole trasmettere l’autore ora è molto più chiaro, le tematiche trattate non sono cambiate rispetto ai brani scritti in passato ma la sua capacità espressiva è visibilmente più elaborata ed intensa.
A primo impatto le sonorità sono prevalentemente ispaniche, il raggaetton certamente non manca ma l’artista riesce a rendere le melodie decisamente più personali. Coinvolgere rapper e cantanti che fanno parte di un altro paese oppure di un’altra sfera musicale ha ampliato notevolmente la sua concezione e conoscenza creativa. Inoltre anche la sua volontà di voler cambiare più lingue possibili nel corso dell’album è apprezzabile.
L’obbiettivo del ragazzo è sdoganare i vari tabù sessuali e sensibilizzare la gente, il più possibile, a questo argomento. L’impresa in questione non è riuscita a molti colleghi né ad altre persone che lavorano in questo campo da anni. Villabanks sarà in grado di continuare a parlare di sesso con la genialità con cui lo ha fatto fino ad ora? Osservando la sua energia…. 2 euro io li butterei…