Forse non c’era bisogno di una prova del nove per confermare le grandi doti di un artista come Bresh, ma in ogni caso dopo “Angelina Jolie” è chiaro a tutti che il suo, ormai, è un talento di prima fascia.
L’anno scorso è stato il suo anno e, un po’ alla volta, il genovese ha conquistato tutti. “Che io mi aiuti” ha convinto chi non credeva fino in fondo nelle sue doti, “Che io ci aiuti” ha catturato chi non era ancora innamorato del suo talento e, se fosse rimasto qualche dubbio, “Angelina Jolie” lo ha fugato.
Bresh ha tratto una tela straordinaria di flow su un’incalzante strumentale di Shune, mostrando la sua enorme crescita melodica e la sua familiarità con i ritmi un po’ cantilenanti, trasportando l’ascoltatore in una storia sentimentale vivida e ricca di incertezza.
Una delle sue doti più ammirabili, infatti, è la sensibilità al dettaglio: la capacità di catturare l’emozione più controversa e difficile, disegnandola in modo poetico, versi come:
Ma se l’alchimia non parte, non faccio il viaggio con te / Non sei una come le altre, ma nemmeno come me.
Anche la descrizione della ragazza, poi, è ricercata e cinematografica, quasi da caratterista, e fa immedesimare l’ascoltatore nella sua storia, facendola coincidere, poi, con le proprie esperienze di vita:
Ma c’ha il dramma con la mamma e vuole esser fedele al papà
Si stringe la cinta, è brava, vuole rivedere me”
Si è sempre parlato bene di Bresh, nell’ambiente, ma l’impressione è che con “Angelina Jolie”, a livello melodico, di scrittura e anche di metrica (i suoi incastri aggiungono sempre valore al pezzo rendendolo più fluido e scorrevole), sia riuscito veramente ad alzare il tasso qualitativo della sua musica.
Inoltre – e infine – non sembra avere la minima intenzione di fermarsi, dopo un disco e una repack consistente, ma, anzi, semra avere ottimi propositi per il 2021. Di conseguenza, il suo percorso va tenuto d’occhio, in modo da poterci godere altre perle come “Angelina Jolie”.
La prova del nove, ammesso che ce ne fosse bisogno, è stata superata a pieni voti.