

In una settimana piuttosto frenetica, fra l’uscita del disco d’esordio di Madame e di una significativa repack di Drefgold, è importante tornare per un attimo in uno dei luoghi più floridi e ricchi di talento degli ultimi mesi, San Siro.
RM4E ultimamente somiglia alla Masia, la storica cantera del Barça, perché continua a sfornare prospetti interessantissimi per il futuro. C’è Rondo, con le sue contraddizioni ma con la sua qualità di flow, c’è Vale Pain, autore di uno splendido “Youngstar EP”, c’è Neima Ezza, pupillo di Jake La Furia e Big Fish… Ma oggi, puntiamo per un attimo i riflettori su Keta, italo-tunisino, che ha rilasciato “2wice”, quello che è sicuramente il singolo, finora, più importante della carriera.
In “Seven 7oo”, Keta aveva dimostrato di essere sul pezzo, con una strofa gagliarda, ma di dover recuperare qualche step rispetto a Rondo e Neima. Con “2wice”, si intravede già una crescita e un miglioramento, a partire da un ritornello molto ben riuscito è coinvolgente.
Splendido, come al solito il beat drill di NKO – sta diventando sempre più protagonista imprescindibile della scalata dei ragazzi di San Siro – e splendida e originale la scelta di Keta di campionare violini della musica tradizionale tunisina, cupi e incalzanti. Sorprendente, ma vincente, la collaborazione con il talento di scuola inglese Sai So, autore di una strofa ringhiosa e adatta all’atmosfera.
Keta, dunque, è sulla buona strada per quanto riguarda il sound, mentre deve logicamente definirsi (e crescere) a livello di scrittura. In un collettivo in cui diversi artisti scrivono in modo molto ispirato, su tutti Vale Pain e Neima Ezza, ma anche lo stesso Rondo, se Keta troverà originalità e carisma anche da questo punto di vista, sarà sicuramente un protagonista futuro del rap italiano. Non resta che attendere le sue prossime mosse!