Reconto di fine anno: capitolo producer. Il protagonista è Sixpm, di cui l’anno scorso avevamo già tessuto le lodi per GVESVS, un disco a cui aveva confezionato un sound maledetto, inquietante e in una certa misura retró, perfetto per esaltare la poetica disincantata del Guercio.
È stato proprio nella tracklist di quel disco che la strada di Sixpm si è incrociata con quella di Ernia, precisamente nella traccia Futura Ex. Da lì – non potevano saperlo – sarebbe nato un sodalizio artistico che avrebbe portato al capolavoro Io non ho paura. Nel nuovo progetto di Ernia, Sixpm ha diretto l’orchestra, permettendo al “duca di Milano” di esaltare il suo conscious rap producendogli brani come Tutti hanno paura, Bu!, Buonanotte, Bastava la metà e Qualcosa che manca e trovando ogni volta le quadrature giuste.
Sixpm ha investito nel progetto il suo bagaglio d’esperienza, che gli ha permesso di trovare l’ispirazione in altri decenni musicali ed è per questo che Io non ho paura è efficacissimo, tanto nei suoi episodi pop, come Bella Fregatura e Qualcosa che manca, quanto in quelli più rap come Non ho sonno e Così stupidi.
In sostanza, dunque, per Sixpm anche il 2022 (come lo era stato il 2021) è stato un anno da incorniciare, per il lavoro svolto per Ernia e anche per la solita brillante direzione artistica di Rose Villain, fino ancora alla produzione di brani come I love you baby di Jovanotti, una delle hit più fortunate. A questo punto della sua carriera è senza dubbio una delle figure centrali del beatmaking italiano.