thasup è un genio a “carattere speciale” – La recensione del secondo album della moonstar

Questo mese, scrivendo un articolo per un magazine romano generalista, mi sono trovato di fronte il difficile compito di raccontare thasup a un pubblico di massa, poco familiare con flow e metriche e, per questo, privo di elementi per comprendere il genio e l’estro di un ragazzino che ha rivoluzionato il rap e la musica italiana. In particolare, ho scritto che:

Dal secondo disco di thaSup, infatti, ci si deve aspettare proprio trovate divertenti e originali di questo tipo e, in generale, il suggerimento per l’ascolto è quello di aprire la mente a nuovi orizzonti. Melodie e testi particolari, scelte fantasiose e improvvisi colpi di genio: sono questi gli ingredienti del cocktail di creatività che state per sorseggiare. Per godervi a pieno il disco: liberate la mente dai preconcetti musicali, premete il tasto play, chiudete gli occhi e godetevi il viaggio nel mondo di thasup.

Con il senno di poi, penso che sia stato un pronostico piuttosto azzeccato per c@ra++ere s?ec!@le, un disco geniale ed estroso, pieno di colpi di scena e di scelte inaspettate, pienamente coerente con il DNA-thasup, ma che dimostra anche la volontà di innovarsi continuamente e non restare fermo nello stesso punto. Volendo dirlo “alla thasup”, si tratta certamente di un album che indica “uNa DiReZioNe giUsTa” alla carriera del giovane romano.

Tuttavia, gli interrogativi da porsi sono diversi:

  • Come bisogna valutare c@ra++ere s?ec!@le?
  • Si tratta un disco superiore a 23 6451?
  • Si può parlarne come di uno dei dischi migliori della musica italiana nel 2022?
  • thasup è cresciuto?

Queste sono solo alcune delle domande a cui si darà una risposta in questa recensione, anche se recensire un album di thasup è davvero difficile: da buon artista fuori dagli schemi, è giusto parlare della sua musica rompendo gli schemi di una valutazione canonica.

Per raccontare la grandezza di thasup e, più in generale, il modo in cui ha rivoluzionato l’hip-hop italiano, si può partire da alcune dichiarazioni di Ghali nel 2020, in cui affermava che:

Il fenomeno Tha Supreme dove sta succedendo in giro per il mondo? Non c’è. Come mai nessuno lo ha ancora chiamato? Come mai un Kanye West non lo chiama in studio per creare e costruire qualcosa insieme? E’ un fenomeno assurdo, le sue melodie sono anomale e credo che meriterebbe una visibilità internazionale.

Effettivamente, il “fenomeno thasup” è straordinario perché il talento romano classe 2001 ha sempre dimostrato di essere un artista geniale nel senso più puro di questa espressione e soprattutto di esserlo a 360 gradi. Come afferma giustamente Ghali, il mondo melodico di thasup è anomalo e misterioso, lontano da qualsiasi influenza e del tutto inclassificabile, come se fosse un codice alieno di cui solo il suo autore ha le chiavi. Proprio per questo, forse, l’autore di M%N è così geloso della sua musica da vedere in Blanco un copiatore senza scrupoli, piuttosto che un fenomeno al suo pari che ha imparato tanto dall’ascolto delle sue melodie. D’altronde si sa: gli artisti più geniali hanno spesso un carattere in linea con la loro musica, a volte difficile da comprendere

Tuttavia, il mondo melodico, come accennato, rappresenta solo una parte del talento rivoluzionario di Supreme. Il giovane romano, infatti, nasce producer e con i suoi beat, da Perdonami in poi, ha creato un mondo sonoro del tutto unico, un altro codice alieno che coniuga trap, influenze dei generi musicali più disparati, sonorità ispirate al mondo dei videogiochi (che gli sono valse l’etichetta di “artista simbolo della Gen Z) e suoni del tutto unici. Inoltre, va considerata anche la propensione dell’artista a cercare la soluzione innovativa e inaspettata, a rompere i canoni e a ribaltare, invertire, cambiare e sperimentare. Questo è il DNA della musica di thasup.

Ancora, thasup è rivoluzionario nella sua scrittura, che mischia slang romano, slang inglese e slang di internet, a volte incomprensibile ma dal fascino innegabile. È rivoluzionario nella sua estetica cartoonesca a cui non saremo mai troppo abituati, nelle sue scelte di marketing e di comunicazione, nell’impostazione dei suoi album, nella scelta dei titoli delle sue canzoni e in ogni singolo dettaglio relativo alla sua musica. Nessuno è obbligato a farsi piacere thasup o la sua musica, ma il fatto che sia un artista geniale è un fatto, non può essere oggetto di discussione.

Ciò che può essere oggetto di discussione, invece, sono le opere d’arte del giovane musicista romano e sul suo primo disco 23 6451 si è detto davvero di tutto. Quel che è certo è che si trattava di un disco assolutamente unico, ricamato a immagine e somiglianza del DNA artistico del suo autore, a tratti acerbo nell’impostazione ma sicuramente pieno di hit dal peso specifico altissimo, come fuck 3x, scuol4, blun7 a swishland, no14 e sw1n6o. In più, si è trattato di un disco kolossal, lungo e denso, coerente e dai risultati straordinari, come testimonia la certificazione del quadruplo disco di platino.

Per thasup, dunque, era difficile dare vita a un sequel di 23 6451 che potesse sostenere l’eredita del precedente: la sfida era evolversi, cambiare senza snaturarsi, mettere a segno nuove hit, crescere nella scrittura e, soprattutto, realizzare un disco migliore del precedente e almeno di pari successo. Una sfida difficile persino per uno dei più grandi talenti della storia del rap italiano.

thaSup ha pensato, innanzitutto, di consolidare le stesse basi che intitolavano il suo disco d’esordio: c@ra++ere s?ec!@le ha lo stesso numero di tracce di 23 6451 e una durata che gli è addirittura superiore di un minuto. Quindi, nonostante qualche opinionista gli avesse suggerito di alleggerire i suoi progetti discografici, il giovane romano ha preferito puntare sulla coerenza, creando una linea di continuità fra i suoi primi due album. Altri punti di contatto fra c@ra++ere s?ec!@le e 23 6451, inoltre, sono il numero dei featuring (11 in entrambi i CD) e l’impostazione della tracklist, poco ragionata e organizzata, come se l’ordine delle tracce vada scelto d’impulso, con il cuore e non con la testa. Da un punto di vista superficiale, i due dischi di thasup sembrano identici.

In realtà, ciò che accomuna c@ra++ere s?ec!@le e 23 6451 è l’apparenza, la scorza, il guscio esterno, perché all’interno sono progetto piuttosto diversi. Nonostante siano dischi appartenenti allo stesso universo musicale (il “genere thasup”) c@ra++ere s?ec!@le apre una nuova fase della discografia della giovane moonstar.

È una fase – se vogliamo – meno trap e meno giocosa: ci sono più chitarre, come in r()t()nda, w()ah e molecole, ed elementi di generi più maturi, come soprattutto il synth-pop. Strumentali come quelle di okk@pp@, l%p, ye@h, sci@ll@ e soprattutto la doppietta rock & rolla/cas!no nella m!a testa, dimostrano la piena riuscita di una delle main challenges del CD: evolversi e cambiare senza snaturarsi. Il DNA thasup è rimasto intatto, ma il sound è cambiato in meglio: è più maturo, più leggero e più variegato, senza risparmiare episodi “alla 23 6451” come le hit trap ye@h e c!ao, con gli agguerriti Shiva e Rondo (quest’ultimo ha regalato al CD la miglior performance del suo 2022).

Su questo impianto strumentale, a proposito di performance, thasup si è rivelato ancora una volta irresistibile e geniale: con le sue melodie allucinogene, i suoi ritornelli meravigliosi, il suo modo di sfruttare la voce per creare effetti inaspettati (okk@pp@ è la dimostrazione della concezione ampia e trasversale che ha della musica) e la sua scrittura, anticonvenzionale come in 23 6451 ma più affilata.

Se dunque due delle tre sfide citate in precedenza sono state vinte con merito, anche sul fronte delle hit c@ra++ere s?ec!@le non sfigura rispetto a 23 6451: i!y, r()t()nda, sci@ll@, mi @mi o è f@ke, rock & rolla e c!ao sono delle hit annunciate, mentre le già edite s!r! e m%n sono hit effettive. Più in generale, la sensazione è che quest’album sia migliore rispetto al suo precedente, forte della sua maggiore varietà, della crescita della penna di Supreme e delle performance straordinarie di tutti i featuring contestualizzati alla perfezione, da Tananai a Rkomi, fino a Rondo, Salmo e l’MVP Tiziano Ferro.

Volendo quindi, in definitiva, valutare c@ra++ere s?ec!@le, si può dire che è un ottimo disco, che dimostra crescita, ispirazione, maturità, lucidità e soprattutto un talento che continua ad ardere, luminoso e incandescente. Volendo essere molto fiscali, la recensione del CD non può ignorare dei difetti, seppur molto marginali, soprattutto a livello di impostazione della tracklist. Dal prossimo album ci si aspetta un cambio di passo in termini di ordine del progetto: un capo, una coda, uno svolgimento e potenzialmente una concettualità. Ora come ora, infatti, i due unici dischi di thasup risultano un po’ confusi e caotici, come se fossero delle grandi playlist.

La grande sfida del futuro, per l’artista, sarà cercare di dare un ordine alla sua musica senza snaturarla: ancora una volta difficilissima. In ogni caso, però, il nuovo album di thasup non può che essere considerato un’opera d’arte di grande spessore.

Per quanto riguarda, infine, il terzo interrogativo proposto a inizio articolo, l’unico fin qui senza risposta, si può dire senza dubbio che c@ra++ere s?ec!@le sia uno dei dischi più riusciti del 2022, insieme a progetti come Sirio, Virus, Salvatore e Oro Blu. Adesso, però, dopo avere risposto ai mille, difficili interrogativi sul nuovo album di thasup, è il momento di godersi il viaggio che quest’ultimo ha messo in musica per noi.

Godiamoci c@ra++ere s?ec!@le perché si tratta di un progetto unico; è un’isola paradisiaca in un mare di dischi e tracce troppo simili fra loro. È un’opera d’arte originale e piena di novità. Sono rari i dischi così, di più gli artisti così. Godiamoci il viaggio e cerchiamo di assaporarlo più a lungo possibile.

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