Quando l’hype è alle stelle, le aspettative si fanno inevitabilmente più alte e diventa un impresa superarle.
Questo è il caso di “Botox“, uno dei primi album seri usciti dopo l’estate. Inoltre Night Skinny ha fatto il suo solito spettacolo nel marketing con colpi di scena e tracklist svelata con grafiche dal mood GTA. Insomma il pubblico non vedeva l’ora di sentire nuova musica, soprattutto se poi a farla è un producer della sua bravura.
La struttura faceva già presupporre un progetto quantitativo più che qualitativo e in effetti così è stato. 21 tracce e 40 artisti sono numeri che in Italia non siamo soliti vedere per varie ragioni, una su tutte è l’armonia che difficilmente si riesce a riscontrare in queste circostanze.
In questo caso però il disco ha un suo senso e sebbene sia un agglomerato di tanti personaggi discordanti tra loro, ci sono degli episodi godibili all’interno. Plastica di certo questo album non è, fatto sta che ci sono svariati momenti riempitivi che pur non essendo di scarsa qualità non permettono al progetto di avere lo stesso impatto di “Mattoni”.
“Botox” è un disco variegato e difficile da valutare. A parte il banger “Giorni contati” non ci sono grandi hit ma per ogni canzone c’è la curiosità di sentire rapper e cantanti che abitualmente non collaborano tra di loro. Non sarà un disco straordinario ma Night Skinny ci ha sorpreso ancora una volta: “Botox” semplicemente non è quello che ci aspettavamo.
Raphaolic 