Abbiamo organizzato un botta e risposta con Dani Faiv, per parlare del suo nuovo disco, “Faiv”, il primo pubblicato dopo l’esperienza discografica con Machete.

Intervista a cura di Riccardo D’Amico:
Riccardo: Ascoltando il disco si percepisce fin da subito un Dani Faiv più maturo sia nei testi che nell’attitudine complessiva. A che punto è la tua carriera e la tua crescita artistica?
Dani Faiv: La mia carriera è giunta a un punto di svolta in cui ho provato a sperimentare senza impormi alcun limite.
Riccardo: Qual è stata la canzone del disco più divertente da realizzare e perché?
Dani Faiv: La canzone più divertente è stata How To e non c’è bisogno da dire perché! – ride –
Riccardo: Che cosa diresti ad un ascoltatore medio di rap italiano che ancora pensa che tu sia lo stesso artista di Fruit Joint?
Dani Faiv: Gli direi che fa bene a pensarlo, perché sono lo stesso artista di Fruit Joint!
Riccardo: Ti va di parlarci un po’ delle collaborazioni di Faiv?
Dani Faiv: Le collaborazioni sono nate dalla stima reciproca e dal fatto che immagino sempre, una volta finita la traccia, quale voce calzerebbe meglio su quella base. Come sempre, secondo me, sono riuscito a trovare un ottimo compromesso.
Riccardo: Come è cambiato il tuo metodo di scrittura negli ultimi anni? In particolare credi che la pandemia abbia influenzato le tue liriche?
Dani Faiv: La pandemia ha influenzato le mie liriche semplicemente perché mi ha dato più tempo per scrivere. Lo stile di scrittura non è cambiato molto, è rimasto molto simile. Ultimamente mi approccio a concetti più maturi.
Riccardo: A mio parere Finto giovane è uno dei brani più innovativi e piacevoli del progetto, sia musicalmente che liricamente. Vorrei chiederti cosa ti ha ispirato a trattare un argomento così poco discusso come questo e se c’è un aneddoto sulla composizione di questa canzone.
Dani Faiv: Semplicemente vivo in un mondo pieno di finti giovani: ne vedevo troppi soprattutto a Milano e allora perché non farci una canzone sopra?!
Riccardo: Com’è stato lavorare ad un progetto per la prima volta senza l’occhio supervisore di Machete?
Dani Faiv: Non è cambiato nulla perché ogni volta ho lavorato ai miei dischi sempre da solo.
Riccardo: C’è un grande rimorso nella tua vita o nella tua carriera?
Dani Faiv: Per ora non ci sono rimorsi.
Riccardo: Come la nascita di tuo figlio può influenzare la tua musica?
Dani Faiv: Solo in bene perché mi motiva a spaccare sempre di più!