Digital Astro: l’astro nascente della cantera di Ghali che ha conquistato tutti in “Peter Parker”

Analizzando la scena musicale degli ultimi anni si può notare come molti rapper mainstream abbiano più di una volta strizzato l’occhio ad artisti giovani e agli inizi del loro percorso musicale, collaborando con loro e facendoli scoprire al grande pubblico svolgendo una sorta di talent scouting. Uno degli esempi più eclatanti è sicuramente quello di Lazza con Rondo con quest’ultimo che ha acquisito grande notorietà proprio dopo “Slime“. Un gran lavoro sui giovani artisti in questi anni è stato fatto da Ghali che nel suo ultimo album ha avuto modo di dare un’ampia vetrina a Digital Astro, giovane talento che fa parte della sua etichetta ormai da qualche anno e che troviamo in “Sensazione Ultra” nel brano “Peter Parker“.

Digital Astro, al secolo Rida Amaouch, è un artista classe 2000. Nasce ad Acireale da genitori marocchini e comincia ad avere contatti con la musica sin dalla tenera età avvicinandosi a diversi generi che lo porteranno a creare uno stile molto personale.
Nel 2017 conosce il producer Sadturs che si rivelerà essere una figura chiave nel suo cammino e con il quale formerà la più classica delle coppie rapper-producer.

Nel 2020 viene notato proprio da Ghali che, intuendone le grandi potenzialità, decide di inserirlo nella cantera di Sto Records facendogli firmare il suo primo contratto. I suoi primi singoli ufficiali “Preghiera per il blocco” e “Tutto Passa” vengono fin da subito apprezzati dal pubblico che iniziano a conoscere il mondo di Digital Astro. Questo ruota attorno al racconto delle difficoltà che i ragazzi delle nuove generazioni devono affrontare.
Per il rapper siciliano sono state di grande importanza anche le collaborazioni con Nerissima Serpe, altro membro del roster di Sto Records, in brani come “Ghetto Gospel” e “Sultano”. Entrambi gli artisti sono stati ritenuti da Ghali due dei rapper emergenti più interessanti di tutto il panorama italiano.

Nell’ottobre del 2021 Digital Astro pubblica il suo primo Ep “Vendetta”. Il progetto, curato interamente da Sadturs, presenta anche una produzione di Ava in “Morirei x te” che rappresenta l’outro dell’ep. “Vendetta” è composto da 8 tracce che danno un gustoso assaggio dello stile dell’artista, uno stile rap misto al cloud/rnb, caratterizzato da un sound chill e rilassante. Il titolo può apparire molto forte ma il termine vendetta qui è utilizzato nell’accezione di rivalsa e di volontà di ottenere un riscatto sociale.

A maggio 2022 Astro decide di pubblicare un secondo Ep, questa volta composto da 3 tracce, dal titolo “Tempesta di lacrime“. Il progetto nonostante la breve durata si rivela molto valido e in scia con il primo Ep. Menzione d’onore per il brano “Fredda ad Agosto” che si rivela essere il più vincente dei tre.
Essendo agli inizi la continuità dei primi progetti può giovare all’artista dandogli la possibilità di farsi riconoscere per uno stile ben definito, ma con il passare del tempo, probabilmente, emergerà la necessità di avere uno stile più variegato così da non cadere nel loop della monotonia ma riuscendo sempre ad innovare la sua musica. Questo aspetto è di grande importanza soprattutto in previsione di un primo album che dovrà essere un manifesto del suo stile ma anche composto da brani diversi tra loro.

La varietà di cui parliamo è stata già mostrata a tratti come nel brano “Be Mine” di J Lord contenuto proprio nell’album di quest’ultimo. Astro nella traccia dimostra ancora una volta il suo talento cristallino e con il suo sound è riuscito ad adattarsi alla perfezione allo stile street rap di J Lord.

Come abbiamo anticipato all’inizio, Digital Astro è presente anche nell’album di Ghali che per l’occasione indossa le vesti di mentore per il giovane artista siciliano. In “Peter Parker” lo stile di Astro va ad intrecciarsi benissimo con il mood del brano e con la wave che Ghali ha adottato in questo pezzo. È bene ricordare che Ghali fu tra i primi a scommettere su un giovane Capo Plaza agli inizi proponendo anche a lui di entrare nella sua etichetta. Questo a dimostrazione di come Ghali abbia sempre puntato su artisti emergenti, spesso dandogli visibilità o comunque aiutandoli nella realizzazione dei loro lavori. Questa voglia di aiutare giovani artisti ad affermarsi può esser maturata grazie anche ad un percorso musicale tortuoso affrontato da Ghali in giovane età, soprattutto durante la militanza nel gruppo Troupe d’Elite.
Digital Astro può sicuramente beneficiare dell’esperienza maturata da Ghali e della sua direzione artistica sempre molto visionaria, nonché della grande fiducia che il rapper di Baggio ha dimostrato nei confronti di Rida propsandolo quando ne ha avuto l’occasione.

Dopo aver analizzato le varie tappe della carriera di Digital Astro è doveroso tirare le somme. Il ragazzo di origini marocchine ha sicuramente dimostrato di possedere quel quid in più che bisogna avere se si ha l’intenzione di affermarsi nel mondo della musica. Se Ghali ha deciso di puntare su di lui c’è sicuramente un motivo e ascoltando i lavori di Astro non è difficile intuire quale. Dal tono di voce al flow, dal sound ai testi, Rida possiede tutte le qualità giuste e fino ad ora ha saputo metterle bene in mostra. Mostra sicuramente ampi margini di miglioramento e un banco di prova importante sarà sicuramente quello del primo album. Ultimamente siamo sempre di più abituati ad artisti che realizzano primi album davvero poco memorabili, che sono più esercizi di stile che dischi con un concept ben studiato. Nell’era tra il 2015 e il 2019 abbiamo assistito ad album d’esordio che ad oggi sono ritenuti dischi capaci di segnare un’epoca, come “XDVR” di Sfera o “Album” di Ghali. Siamo del parere che i paragoni non facciano mai bene ad un artista che ha bisogno di realizzare il suo percorso senza troppe pressioni o aspettative del pubblico, ma siamo convinti che Astro abbia tutte le carte in regola per realizzare un primo progetto che possa essere un importante tassello per la sua carriera.
D’altronde si sa, chi ben comincia è a metà dell’opera. E quale miglior modo di presentarsi al grande pubblico con un disco ufficiale in grado di invecchiare bene negli anni?
Noi auguriamo il meglio a Digital Astro, consci delle sue capacità e della sua possibilità di affermarsi in futuro come un rapper importante per la scena italiana. Adesso sta a lui pescare il jolly dal mazzo per costruirsi la sua strada e non restare solo quell’astro nascente del rap italiano che però non è riuscito a compiere definitivamente il salto di qualità.

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