Nelle “pagelle del 2021” si commenta e si valuta da 1 a 10 il percorso effettuato da un rapper italiano quest’anno. Oggi si parla di Nayt.
Artista: Nayt
Voto: 9
La pagella:
Il 2021 di Nayt, fondamentalmente, è stato piuttosto simile al suo 2020, che avevamo valutato con un luminoso 9 grazie al disco Mood. Anche quest’anno, il rapper di scuola romana ha dimostrato di voler guidare una macchina poderosa ma a fari spenti: non ha mai puntato sul creare hype o su una comunicazione forte, ma ha sempre voluto concentrarsi sulla sua musica e sui suoi dischi.
Quest’anno, infatti, Nayt ha pubblicato il nuovo album Doom, che chiude un biennio florido e una doppietta di grande qualità tecnica e soprattutto contenutistica. Si tratta di un progetto di scrittura, in cui il rapper ha ricamato testi introspettivi e malinconici e come al solito ha avuto il coraggio di esporsi e auto-analizzarsi, approfondendo le tematiche più disparate e adottando un approccio di flusso di coscienza estremamente funzionale alla sua penna.
Doom è un disco che ha un concetto, ha dei fondamenti e dei pilastri ideologici e risulta tecnicamente strepitoso, entusiasmante a livello di contenuti e musicalmente molto interessante: d’altronde, l’intesa Nayt-3D è da tempo consolidata e vincente.
L’unico vero margine di miglioramento di Nayt, oltre a una comunicazione che forse vale la pena migliorare per aumentare il suo bacino di ascoltatori, è nella differenziazione dei pezzi. L’impressione, ascoltando Mood e Doom, è che i brani siano tutti quanti di qualità ma anche estremamente simili l’uno all’altro. Forse la chiave del nuovo salto di qualità potrebbe essere la capacità di attribuire un peso specifico maggiore alle singole canzoni del disco.
In ogni caso, tuttavia, un disco magico e profondo come Doom, con pezzi come Cose che non vuoi sentirti dire, Collane, Partenza (un brano con una skit commovente) e L’ultima confessione, non può che valere a Nayt la conferma del 9 dell’anno scorso. Per l’artista di Raptus, dunque, si chiude un 2021 brillante, ma soprattutto un biennio qualitativamente entusiasmante.