Dicevan che ero bello, ma mi sentivo furbo (uh)
Mandavo le ostriche giù con tutto il guscio (ah)
Sono in zona tua e nessuno muove un muscolo
Non penso più al cash e questo è il vero lusso (uh)
È con questa quartina granitica che si apre il capolavoro di Marracash Noi, loro, gli altri. Si parla, ovviamente, della traccia Loro, che si aggiudica il premio per l’intro migliore del 2021.
Loro è un brano di sfondamento, simile per dinamismo e forza espressiva all’intro di Persona, Body Parts. Entrambe le tracce hanno due missioni: catturare l’attenzione dell’ascoltatore cercando l’impatto più forte possibile e spiegare il concept del disco:
Siamo sempre noi e loro, noi e loro
Con chi stai? Noi o loro? (Noi o loro?)
In Loro Marracash è il guerriero che si apre varchi fra i nemici a suon di punchlines e autocelebrazione meritata, guadagnata, mai fine a se stessa. C’è l’ostentazione goduriosa del quinto platino di Persona, ma anche stoccate furenti alla scena rap, che apparirà svilita e ridicolizzata al termine del disco, e di natura sociale, come la splendida “Nessuno fa niente se si sente impotente / ma è così facendo che lo rende reale“.
La sensazione, al termine dell’ascolto del brano, è ben diversa da quella di Body Parts, che risultava essere “soltanto” una strepitosa intro tutta rappata. Loro ha qualcosa di più: proprio come Pagliaccio e Cliffhanger, è un brano che rasenta la perfezione sotto tutti i punti di vista.
Nei dischi rap ben scritti, tendenzialmente, ci sono almeno quattro-cinque barre stratosferiche, in grado di far saltare l’ascoltatore dalla sedia. In Loro, invece ogni singola barra è fenomenale per tempi di scrittura, tecnica, “recitazione” del verso, forza espressiva e impatto sull’ascoltatore. In sostanza, è difficile che in un qualsiasi disco rap si trovi anche soltanto una barra vagamente paragonabile a qualsiasi serie di versi di questa traccia. Di conseguenza, non poteva che essere l’intro migliore del 2021.
Un pensiero riguardo “Raphaolic Awards – L’intro migliore del 2021: Loro di Marracash”