Quest’anno, come è accaduto nel 2019, era davvero difficile trionfasse un rapper diverso da Marracash per quanto riguarda il premio della penna migliore del rap italiano. Marra è l’intelligangsta, ma è sopratutto l’unico rapper capace di raggiungere infinite porzioni di pubblico con dischi di scrittura, densi di significato e di contenuto.
Noi, loro, gli altri è senza dubbio il disco scritto meglio dell’anno. Lo è tecnicamente, per esempio per il tipo di vocabolario utilizzato, per la forza narrativa delle tracce, per la struttura, meno ordinata ma altrettanto convincente, della tracklist.
Tuttavia, lo è anche perché ogni traccia ha uno stile di scrittura unico, adattato al contesto sonoro e contenutistico: per Dubbi per esempio l’approccio è molto crudo e in stile flusso di coscienza, come se fosse un vivido autoritratto, mentre Nemesi è un brano simile per contenuto ma scritto in modo completamente diverso, più poetico e intricato.
Inoltre, anche per quanto riguarda la parte provocatoria e aggressiva del disco, ovvero brani come Pagliaccio, Gli Altri e Cosplayer, Marra è riuscito a sferrare sempre la barra giusta al momento giusto, dimostrando una gestione pressoché magistrale dei tempi e del tono di scrittura.
Per esaltare la magnificenza lirica di Noi, loro, gli altri, in ogni caso, bisognerebbe anche analizzare e sviscerare la capacità di far immedesimare l’ascoltatore nello storytelling di Noi, l’eleganza sentimentale di Crazy Love e Laurea ad Honorem, la capacità del CD di risultare tremendamente diretto in tutta la sua credibilità e moltissimi altri aspetti entusiasmanti, perché si tratta di un vero e proprio capolavoro.
In conclusione, dunque, non c’è dubbio che si parla di uno dei progetti scritti meglio dell’ultimo decennio e di certo del progetto liricamente più esaltante di questo 2021. Il premio, per Marracash, è meritatissimo: è lui la miglior penna dell’anno.
Un pensiero riguardo “Raphaolic Awards – La migliore penna del 2021: Marracash”