Dopo il suo ultimo, brillante progetto Dolce Vita, Shiva ha ripreso a fare uscire moltissima musica; è tornato quello iperproduttivo del 2019 e del 2020. In particolare, ha collaborato, in due sole settimane, con i grandi idoli del suo passato: gli ex-Dogo Guè Pequeno e Jake La Furia. Si tratta di un risultato importantissimo per il giovane Flow Esse.
Vale la pena analizzare i due pezzi, comunque, che sono davvero diversi l’uno dall’altro, almeno tanto quanto lo sono Guè Pequeno e Jake La Furia.
Non sai niente è il brano con Guè, la seconda instant-bonus track di Dolce Vita. Il disco ne aveva bisogno? Probabilmente no: era già solido, quadrato e completo, peró comunque Non sai niente è una traccia molto convincente, che strizza l’occhio al sound di Drake e che stende un tappeto sonoro perfetto al rappato stretto e tenace di Shiva.
Il problema della traccia è, tuttavia, anche il suo pregio principale: Guè Pequeno ha dato a Shiva una strofa da Oscar (non a caso Guenardo di Caprio). Quella di Guè non è una strofa-TNT o una strofa-missile, è una bomba atomica che ha detonato il pezzo con incastri, ironia tagliente e cambi di flow spettacolari. Soprattutto, com’era inevitabile, ha eclissato la performance, assolutamente buona, di Shiva.
Con Jake, invece, è andata diversamente: la loro collaborazione è stata meno fredda e somiglia quasi a un’incoronazione di Shiva da parte dell’ex-Dogo. Si sono incontrati in Big Checks, l’intro del nuovo CD di Don Joe e hanno devastato la strumentale.
Jake ha messo a segno una grande strofa da grande artista, con citazioni di spessore e punchline da vero G, ma soprattutto ha messo Shiva nelle condizioni di brillare. Quando il talento di Milano Ovest è partito, tutti abbiamo pensato: “Ah ma quindi fa solo il ritornello…” Invece ci hanno stupito, durante lo stesso bel ritornello si sono passati il microfono e ci hanno preparato nel modo migliore a un’altra bella strofa di Shiva, piena di incastri e di punchlines inedite per la sua recente discografia.
In Collane e Bugie Shiva l’aveva annunciato: “la crisi è passata”. Oggi forse lo puó dire con un pizzico di convinzione in più. Soprattutto, lo possiamo dire anche noi.