Da Ketama-Drill a Mambo-conscious, fino alla coppia Guè-VillaBanks – Il commento al weekend di rap italiano

Il grande protagonista di questo gustoso e divertente weekend pasquale di rap italiano sarebbe ovviamente Rosa Chemical, ma ci sarà un altro spazio raccontarvi la repack del suo “Forever”. Concentriamoci quindi sugli altri protagonisti di un weekend pieno di musica: in particolare su Ketama126, Mambolosco e sulla coppia Guè Pequeno-VillaBanks.

Si potrebbero spendere parole al miele anche per altri splendidi duetti, come Oni One & Side Baby o Omar Santana & Vaz Tè, ma abbiamo già abbastanza materiale per delle belle riflessioni.

Ketama126 è tornato con “Aquile”, un brano eccezionale che interpreta la sonorità UK Drill alla perfezione, adattandole alle sue rime più crude e profondamente trap, riportandoci per un attimo al 2017 di “Oh Madonna”. Dopo “Rehab” e “Kety”, sperimentali e pieni di “disagio su carta”, pare che il rapper di Lovegang sia pronto a pubblicare, a distanza di 4 anni, un progetto per i fan della sua vena più trap, più brutale e più scorretta. Questo weekend, intanto, Kety ha insegnato a diversi rapper italiani come si padroneggia un beat drill (prodotto da lui).

Mambolosco, invece, anche lui fermo da diversi mesi, ha pubblicato “Demonio”, dove per la prima volta nella sua carriera cerca un approccio più profondo alla scrittura e non a base di “sugo e flex”. Confermate ancora una volta le sue doti musicali ineccepibili, vale la pena soffermarsi su un testo stranissimo e paradossale, in cui si raccontano sofferenza, ambizione e spaccio e allo stesso tempo si cita Vittorio Sgarbi. Il risultato, peró, è interessante e va approfondito. La curiosità sul nuovo disco di Mambo è palpabile e potrebbe farci rivalutare la sua figura in modo decisivo.

Infine va spesa qualche parola per la tripletta Greg Willen-Banks-Guè, perfetta per l’atmosfera dell’inno a Marvin Vettori. Vedere Villa switchare lingue come se fosse normale è sempre impressionante mentre Guè Pequeno, miglior rapper del 2020, ci ha tenuto a ribadire che lui non rappa in Italiano, ma è il Rap italiano. Tre featuring, tre strofe completamente diverse, tre performance di qualità. Aspettando un attesissimo “Fast Life 4”.

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