Andry The Hitmaker è stato uno dei migliori producer del 2020. Qualcuno potrebbe chiedersi dove sia la notizia, visto che da ormai diversi anni risulta, con il suo sound estremamente riconoscibile e la sua poliedricità, uno dei top player della scena rap italiana. Quest’anno, forse, Andry ha fatto addirittura qualcosa in più rispetto a quelli passati, producendo tantissimo, non adagiandosi mai su scelte banali e cercando sempre lo stimolo creativo più originale e più folle per i suoi beat.
Esempi di suoi beat folli e originali sono l’esplosiva di Pussy, la malniconia di L’Erba Voglio, ma anche il brano dembow Gostoso e la “bass & drum solo” Sballo Shallo, contenuta in un EP, Giro Veloce, dove Andry è arrivato addirittura a cantare un ritornello.
In generale, comunque il producer sfrutta suoni e batterie completamente diverse da quelle in voga fra gli altri producer (ma estremamente riconoscibili), distinguendosi sempre come un vulcano di idee e di creatività. Non riconoscerglielo significherebbe negare un talento straordinario.
Inoltre, Andry è spesso producer e non beatmaker: ha un’importanza centrale nella realizzazione dei pezzi, sia per quanto riguarda i suoi fedelissimi Giaime (a cui ha prodotto interamente un grande Mula EP e un convincente Gimmy Andryx 2020 con cambi di beat) e Vegas Jones, ma anche per quanto riguarda nuovi artisti. Anzi, sembra che non si voglia adattare ai rapper che ospita in studio, a differenza di tanti colleghi, ma li voglia spingere a soluzioni musicali nuove e a stimoli sempre diversi, come per esempio il completamente inatteso cantato di Pyrex in Niente.
Andry The Hitmaker ha collaborato, con brillantezza e senza mai ripetersi, con tantissimi artisti in questo 2020, tutti diversi l’uno dall’altro: dai già citati Giaime e Vegas a Boro Boro, Lazza, Nitro, Tony Effe, Ensi, Nicola Siciliano, Roshelle, Ernia, Rkomi, Madame, Emis Killa e Salmo. È piuttosto evidente, dunque, che si tratti di uno dei producer che ha lavorato meglio in questo 2020. Come si è detto ieri per Giaime, sarebbe interessante ascoltare un disco interamente curato da lui, ma nell’attesa, gli vanno rivolti solo complimenti per un grande anno.