L’ultima volta che avevamo intervistato Oni One, era stato dopo l’uscita del suo EP “Grizzly”. In occasione dell’uscita di “Drift”, il suo nuovo singolo, abbiamo chiacchierato di nuovo con il rapper romano.
Intervista a cura di Carlo Maria Ludovici:
Carlo: Ciao Oni, come stai? Ormai Grizzly, il tuo primo progetto ufficiale, è uscito da circa 5 mesi… Come pensi sia andato? Non solo in termini di numeri crudi, ma anche per quanto riguarda il tuo personaggio e tutto ciò che c’è intorno a te; come si è evoluto il tutto con l’album?
Oni One: Ciao Carlo! Grizzly è sì il mio primo progetto ufficiale, ma è un EP, sto lavorando all’album in questo momento. Se fosse uscito l’album ve ne sareste accorti, perché avrei fatto ancora più casino! – ride – Comunque si è evoluto bene, abbiamo preso consapevolezza del nostro team e delle nostre potenzialità. Per noi è stato il “level up”, è un po’ come l’anno zero, c’è un avanti-Grizzly ed un dopo-Grizzly. Dalla sua uscita, la scena ha capito che Oni non è più un rapper emergente, è lì, è sul pezzo.
Carlo: Adesso passiamo a Drift, il tuo nuovo singolo che esce proprio oggi. Giusto ieri hai anticipato il video su Instagram, e fa un certo effetto una rima in particolare: “La gente vuole solo il male, ma San Basilio è pure il bene”. Nella nostra ultima chiacchierata ti sei definito “un cavallo di Troia che porta il rap nella periferia romana”. Pensi che il tuo lavoro, quello della tua squadra e anche degli altri ragazzi che si approcciano a questo genere, possa far cambiare la percezione che si ha di questi quartieri dall’esterno, ed in effetti anche la vita nelle periferie?
Oni One: Secondo me sì, perché ovviamente, anche se non dovrebbe essere così, una persona come me, che ha seguito, riesce a dare voce a gente che purtroppo non viene considerata. Gente che non viene considerata perché non interessa a nessuno, comunque stiamo parlando della periferia, mentre magari una persona più famosa riesce a farsi sentire. Io ho ricevuto tanto dalla mia comunità, e spero di riuscire a ridare altrettanto indietro a lei.
Carlo: DaGlock, il produttore di Drift, è tuo fratello. Avete già lavorato insieme per l’EP, ma voglio chiederti: com’è lavorare con lui? E soprattutto, da fratello maggiore, com’è vederlo crescere insieme a te?
Oni One: Sì è mio fratello minore. Beh sicuramente lavorando tutto il giorno in studio si tiene lontano dalla strada, e questo per me è l’aspetto positivo principale: non fargli ripetere gli errori che ho fatto io. Essendo mio fratello, con lui sono molto più selettivo, da lui richiedo 10 volte quello che chiederei ad un altro producer, quindi per lui è sicuramente stressante, però si crea una sintonia, una magia, perfetta. Mi conosce in tutte le mie sfumature, io conosco tutte le sue, e questo è bellissimo.
Carlo: Per concludere, c’è qualcosa che bolle in pentola per il futuro? E qual è la direzione che vuoi seguire per le tue prossime uscite?
Oni One: La direzione sarà varia, punterò verso molte cose diverse, insomma, non sarò banale! Da me ti puoi aspettare il pezzo street, il pezzo reggaeton, il pezzo melodico, il pezzo trap cattivo… ripeto, sicuramente non sarò banale, e farò casino.
“Semo caciaroni, semo de periferia, so sanlorentino, quindi faremo tanto casino“