Estratto dall’articolo “La prima metà del 2020 – Le conferme”, in cui si racconta il primo semestre di Giaime, alle prese con un EP e un singolo che chiudono un altro capitolo della sua carriera, probabilmente quello più entusiasmante.
Al termine del primo semestre del 2019, avevamo inserito Giaime fra le tre sorprese maggiori di quel periodo: eravamo rimasti abbagliati dalla sua proposta musicale e da tracce uniche e raffinatissime come Pioggia e Ricco, che si aggiungevano alle già strepitose Timido e Finché fa giorno.
Il secondo semestre è stato, numeri alla mano, addirittura migliore per Giaime: ha concluso il 2019 con due dischi d’oro e due brani da 15 milioni di streaming (oggi più di 25), oltre a svariati featuring e un’ultima perla regalata ai veri fan, il brano Vodka. Certificazioni, numeri, qualità, riconoscimento di pubblico e critica, featuring; mancava soltanto un CD…
L’album dell’artista non è ancora arrivato, ma al suo posto è arrivato un EP, un progetto di grande caratura, che gli ha permesso di fermarsi per un attimo per tirare le somme del suo percorso, negli ultimi due anni, Immaginate Giaime come un alpinista alle prese con una montagna ripida e torreggiante, al cui vertice si trova il suo appuntamento con il disco… Ecco Mula EP, la sosta di metà percorso, nella baita raggiunta con il sudore sulla fronte, in cui riposare un paio di giorni, prima di riprendere il percorso, con la consapevolezza di essere già davvero in alto.
Nell’articolo in cui definivamo Giaime una sorpresa, spiegavamo che la sua brillantezza deriva da tre caratteristiche comuni della sua produzione recente:
Il primo pilastro su cui si regge questo tipo di brani è lo stile di produzione. Andry The Hitmaker e Giaime hanno trovato la quadratura giusta: beat raffinati, dolci e molto rilassanti, che strizzano l’occhio ai pezzi R&B di oltremanica e stendono un tappeto musicale perfetto alle liriche e ai flow dell’artista. Il secondo pilastro, invece, è proprio il modo di cantare del rapper milanese, che ha scelto di sposare flow lenti e calmi, di servirsi dell’autotune in modo raffinato quanto lo sono le strumentali di Andry e di migliorare tantissimo nei ritornelli, tutti e quattro davvero memorabili.
Ultima ma non meno importante è la scrittura. Posto che il vero capolavoro in termini lirici, fra i quattro, è senz’altro Pioggia, va sottolineato come Giaime sia migliorato tantissimo a livello di penna, senza snaturarsi ma raffinando e rendendo di gran lunga più apprezzabili i suoi testi. Si può e si deve parlare ancora di flusso di coscienza, ma alcuni versi, poetici, spesso dolci come il miele e allo stesso tempo duri quanto un pugno allo stomaco, sono davvero straordinari.
Giaime ha saputo impostare le sue canzoni della seconda parte del 2019 e del 2020 (quelle di Mula EP ma anche il singolo successivo Chic) sulla base di questi tre pilastri, aggiungendo e cambiando, canzone dopo canzone, qualche elemento a questa formula vincente.
Fiori, per esempio, è un brano più leggero degli altri, a livello lirico, ma è perfettamente coerente con il percorso dell’artista, così come Mai, che mantiene la tematica amorosa ma sfrutta sonorità raggaeton e non più R&B. Le 5 tracce di Mula:
- Torna a casa
- Iqos
- Parola
- Niente
- Ragione
formano un progetto compatto e coerente, nonostante siano brani tutti diversi l’uno dall’altro, per scrittura e tipo di sound. Rispetto al percorso di cui si parlava un anno fa, tuttavia, ha assunto un’importanza via via maggiore il ruolo del featuring: tutti gli artisti che duettano con Giaime, dai più versatili Ernia e Vegas Jones ai sorprendenti Pyrex e Shiva, si sintonizzano sulla sua stessa lunghezza d’onda, creando una sinergia impressionante che non può che impreziosire le canzoni.
Con Mula EP e la successiva Chic, ennesima perla della splendida collana, Giaime sembra finalmente aver trovato lo spazio che merita: l’anno scorso era per tutti una sorpresa e quest’anno ha confermato il suo talento e la sua brillantezza… Che i prossimi dodici mesi siano quelli della sua consacrazione?