Su Youtube, sul canale italiano di X Factor, si può trovare un video intitolato “Sissi canta “Del verde” di Calcutta a X Factor 2019”, che conta un milione e quasi cinquecentomila visualizzazioni. Nel video una giovane concorrente, Silvia Cesana, in arte Sissi, si presentava ai quattro giudici (Malika Ayane, Sfera Ebbasta, Mara Maionchi e Samuel dei Subsonica) e sfoderava una voce clamorosa, ottenendo una standing ovation memorabile.
Detto questo, venerdì pomeriggio, in occasione dell’uscita del suo primo brano per Sugar Music, Sento, ho avuto la possibilità di scambiare due chiacchiere con Sissi. Onestamente conoscevo poco e nulla della ragazza, avevo essenzialmente tre elementi:
- Ha partecipato a un tour di Rkomi
- Ha esordito in modo brillante con Sento
- Il suo genere di riferimento è l’R&B
ed è proprio per questo che sono rimasto assolutamente sorpreso dalla sua cultura musicale, oltre che dal suo carattere così vivace e particolare. Più che un’intervista, la mia chiacchierata con Sissi è stata una telefonata fra due ragazzi di 20 anni appassionati di musica e, forse, questo tipo di conversazioni sono le più belle in assoluto, per chi, come me, vuole raccontare e vivere questo mondo.
Intervista a cura di Sergio Mattarella:
Sergio: Ciao Sissi, oggi è uscito Sento, il tuo primo singolo, come sta andando?
Sissi: Non me l’aspettavo ma sta andando molto bene! Sono stata inserita da Spotify in due playlist, Graffiti Pop e New Music Friday, e per essere il primo singolo non me l’aspettavo proprio!
Sergio: Però il pezzo dimostra che hai già un’identità mega definita, no?
Sissi: Ti ringrazio! Sono stata tanto tempo in studio, scendendo a Roma, a registrare, quindi non vedevo l’ora di pubblicare Sento!
Sergio: Visto che questa canzone è il tuo primo brano su Spotify, con cui ti stai presentando al pubblico, vorrei fare un’intervista “al contrario”: io ti do un argomento e tu mi racconti quello che vuoi! Inizierei dalla tua esibizione a X Factor…
Sissi: Considera che per me il 2019 è stato un anno stranissimo, perché ho fatto un sacco di cose… Avevo pubblicato su Spotify dei pezzi in inglese (ora rimossi) e, tra lo studio per la patente e quello per la maturità, ho deciso di istinto di andare a X Factor. In realtà per me il talent in sé non era un sogno, io volevo fare la mia musica, ma a posteriori ti posso dire che è stata una bella esperienza, che ricordo con affetto e che mi ha dato tanta visibilità.
Sergio: Ed è stata una vittoria pur senza essere stata presa, sbaglio?
Sissi: Sì io ho fatto solo i provini di X Factor, senza andare avanti. Ricordo un sacco di gente arrabbiata perché non mi avevano preso… Si sono arrabbiati più loro di me… – ride – Non sono andata lì con l’intento di vincere a tutti i costi, ma per farmi conoscere il più possibile dal pubblico!
Sergio: Come hai reagito quando hai saputo di avere tutti quei supporter?
Sissi: Io ero in viaggio ad Amsterdam! – ride – Scendo dal volo e il mio telefono diventa completamente nero, anche se era carichissimo. Lo riaccendo e avevo mille notifiche di ragazzi che mi dicevano: “Non ci credo che ti hanno eliminato!”… Il mio pensiero tanto era questo… Se piaccio… Bene! Se non piaccio… Bene lo stesso, tanto non avrei smesso di fare musica comunque!
Sergio: Dopo X Factor cos’è successo, invece?
Sissi: Dopo X Factor mi ha contattata Thaurus per accompagnare Rkomi in tour…
Sergio: Quindi non sei finita con Sfera… Ma di fatto sei finita nel giro di Sfera comunque!
Sissi: Calcola che una volta ci siamo anche incontrati, durante le prove di una data, e mi ha detto: “Non hai capito quanto mi hanno insultato per la tua esclusione!” – ride – Mi ha spiegato di avermi eliminato non perché non credesse in me, ma perché riteneva che avrei fatto meglio a fare musica fuori (da X Factor ndr).
Sergio: Con Rkomi?
Sissi: Ci siamo trovati benissimo! Il tour è stato davvero pazzesco, è durato due mesi, ho girato tutta Italia, abbiamo suonato con gli strumenti veri… Mirko mi ha dato tanto spazio, anche se non avevo pubblicato canzoni! È un grande, un artista umilissimo!
Sergio: Cosa hai imparato da lui?
Sissi: Ho imparato tanto sia dai suoi consigli, sia dalla sua personalità sempre in cerca di stimoli nuovi, di musica da ascoltare e libri da leggere. Ho capito che dietro ogni artista c’è un pensiero, una ricerca, un lavoro neanche immaginabile da chi non lo vive.
Sergio: Quale data ti ricordi con più affetto?
Sissi: La data in Puglia mi è piaciuta tantissimo: eravamo carichi, c’era Caparezza a vederci e, quando qualcuno dal pubblico urlò: “Sissi ti amo!”, siamo scoppiati tutti a ridere! Ricordo con affetto anche la seconda data romana e il sold out a Milano al Fabrique!
Sergio: Però adesso tocca a te: è arrivato il tuo momento da protagonista! Con Sento hai finalmente debuttato su Spotify…
Sissi: Sì perché nonostante il tour ho registrato tanto! Ho praticamente un album pronto…
Sergio: Letteralmente?
Sissi: Vorrei tantissimo… Però prima farò uscire dei singoli, di cui Sento è il primo. Quando ho parlato con i ragazzi di Sugar abbiamo concordato che avrei dovuto fare il tipo di musica che più mi piace, quella che ascolto io stessa. Quella specie R&B che in Italia di fatto non si è mai diffuso più di tanto.
Sergio: Forse si sta diffondendo adesso, però…
Sissi: Sì ed è assurda come cosa! Prima se dicevi: “Voglio fare R&B!”, ti guardavano strano. Mi sorprende che in Italia questo tipo di sonorità stiano arrivando solo ora, quando in Inghilterra, negli Stati Uniti e in Francia un sound così fresco esiste da anni.
Sergio: Mi racconti Sento?
Sissi: Eravamo io, Federico Secondomè, producer del brano, e Silvia Tofani, coautrice. Federico stava suonando il piano, mi è venuta in mente una top line (ndr una melodia) e l’ho registrata sul cellulare. Il testo l’ho scritto un bel po’ di tempo dopo, a casa in una notte particolarmente ispirata.
Sergio: Il testo?
Sissi: Il testo nasce perché avevo visto, su Instagram, foto o parole di gente della mia età che non mi piacciono per niente. Magari i ragazzini che fanno i rapper della situazione, con “droghe, soldi, collane d’oro”, le ragazze che puntano tutto sull’aspetto fisico… E quindi il testo parla proprio di queste persone, magari non le conosco neanche, ma per fortuna non sono io! Penso che questi atteggiamenti ci stiano dividendo sempre di più, perché le persone sono sempre meno vere e cercano di emulare uno stile di vita che non gli appartiene. In pratica il concetto è questo: le parole e le immagini dovrebbero unirci ma spesso capita che ci dividono sempre di più, purtroppo. Mi capisci, no?
Sergio: Sì ti capisco, è un concept davvero interessante e trovo davvero coraggioso esordire con un singolo del genere!
Sissi: Io considera che rifletto davvero tanto, in generale, e prima di X Factor non ero neanche così legata ai social… Ho sempre preferito vedere le persone, parlarci, vivere le cose! Vale lo stesso anche per la musica. Ho scelto Sento perché era appunto la mia presentazione al pubblico e volevo mostrare da subito chi ero veramente!
Sergio: Prima parlavamo dell’R&B… Mi racconti le tue influenze musicali?
Sissi: Sì allora… La mia prima grande passione è stato il jazz. Lo ascoltavo tantissimo e dai prossimi singoli si vedrà la forte influenza che ha sul mio stile. Sono molto affezionata alla scena Motown, da Stevie Wonder a Marvin Gaye… Quando ho scoperto Amy Winehouse, però, ho detto: “Wow! Non ho mai sentito niente che mi emozioni così tanto…”, me la anche sono tatuata! – ride – Personalmente la ritengo l’artista donna più grande della storia!
Sergio: E l’artista uomo più grande della storia?
Sissi: David Bowie! Adoro la sua personalità, oltre alla sua musica: mi piace la sua libertà e il suo coraggio espressivo… Soprattutto, ha scritto delle canzoni che, in alcuni momenti della mia vita, mi hanno segnato tanto! Ha “colorato” la mia adolescenza, in un certo senso!
Sergio: Sono sorpreso tu sia così legata alla musica del passato! Ora, invece, cosa ti stai ascoltando durante la quarantena?
Sissi: Io sono super fan di Frank Ocean, che è la mia fonte principale d’ispirazione! Mi sto ascoltando la sua musica, quella di Anderson Paak, Tyler the Creator, tutta la loro scena! Mi piacciono tanto anche Childish Gambino e Kendrick Lamar… Kendrick in To Pimp A Butterfly ha fuso rap e jazz in maniera semplicemente incredibile!
Sergio: Feat dei sogni?
Sissi: In generale?
Sergio: Sì, trovi la lampada dei desideri!
Sissi: Lo farei con Frank Ocean e Childish Gambino!
Sergio: In Italia chi ti piace?
Sissi: Ti faccio due nomi opposti: tha Supreme e Venerus. tha Supreme perché è un innovatore, un talento e un rivoluzionario: lui ha inventato qualcosa… C’è un prima e un dopo-tha Supreme, in Italia…
Sergio: Cosa ci dobbiamo aspettare da te da qui a settembre?
Sissi: Un altro paio di canzoni e poi vorrei fare un EP. Ho già in testa tutto di un ipotetico progetto, dalla trama al sound… Non vedo davvero l’ora, ma prima sentirete altri singoli!
Lo staff di Raphaolic ci tiene a ringraziare Sissi per la bellissima chiacchierata e ad augurarle il meglio per “Sento” e per i prossimi singoli.