In principio, si voleva evitare di scrivere del nuovo pezzo di Doll Kill, prima della sua uscita, perché gli artisti, in particolar modo quelli giovani e talentuosi, vanno monitorati nel lungo termine e non singolo dopo singolo. Con Molly, tuttavia, la rapper ha sorpreso tutti e non sottolineare la sua scelta sarebbe sbagliato, considrerato il coraggio con cui ha puntato su un singolo così diverso da quello che ci si aspettava e, soprattutto, la brillantezza del risultato.
Per ricapitolare: Doll Kill è la nuova scommessa di Machete, che sta convincendo grazie a uno stile dai ritmi calmi ed estremamente rilassanti, dai flow estremamente melodici e tendenti all’R&B e uno stile di scrittura criptico, fatto di immagini e di parole chiave, oltre che di metafore.
Molly invece, prodotta dall’ormai punto di riferimento di Machete Strage, sfida Doll Kill a confrontarsi con un beat trap pieno zeppo di kick e con il basso distortissimo (senza melodia). In pratica l’opposto a cui aveva abituato.
Ma la rapper sa come gestire questo tipo di atmosfere e questo tipo di brani, vista la sua lunga gavetta e il suo bagaglio di esperienza musicale. Dunque, in conclusione, il brano è uno splendido showcase di Doll, alle prese con cambi di flow, punchlines di alto livello, come
“vesti Diesel? Copriti di benzina!”
e giochi metrici che dimostrano le profonde radici hip hop della ragazza sarda.
Questa sua scelta di spiazzare il pubblico, proponendo un brano completamente diverso dai precedenti Orologi e Sulle Nuvole, evidenzia la capacità dell’artista di svariare e spaziare, aprendosi mille porte per il futuro e dimostrandosi, forse, un’artista più completa di quanto si poteva immaginare. Se già prima di Molly si potevano fare previsioni assolutamente ottimistiche su Doll Kill, ora le sue prospettive sono ancora più entusiasmanti.