Mi concedo una premessa un po’ più personale del solito, prima di recensire il nuovo CD di Nitro, GarbAge, pubblicato per Sony Music Italy il 6 marzo.
Questo può sembrare un articolo come gli altri, ma non lo è. Il secondo articolo, in ordine temporale, di Raphaolic è la mia recensione di No Comment, pubblicato sul nostro sito web a inizio 2018. Questa recensione del progetto del rapper di casa Machete è dunque strettamente collegata al secondo articolo che ho mai scritto nella mia carriera da giornalista e da critico e mi rende certamente orgoglioso dei progressi miei e di Raphaolic. Ci tengo dunque a sottolineare come questo articolo sia, in un certo senso, un punto di arrivo, per la nostra pagina. Via alla recensione!
GarbAge – Un album arrivato dopo due anni di silenzio:
Nitro è uno dei rapper più completi della scena italiana: ha carisma, credibilità e skills estremamente versatili, in termini di flow, di attitudine metrica e di lirica. Le sue barre sono da sempre ricercate e mai banali, la sua sperimentazione sonora è spesso innovativa e visionaria e la sua discografia, ora composta da quattro CD (Danger, Suicidol, No Comment e GarbAge) oltre che dalle sempre brillanti performance nei featuring (nei Machete Mixtape e nei dischi dei colleghi), è ricchissima di episodi che hanno contribuito alla storia del rap italiano.
Alla giovane età di 27 anni, di Nitro ha realizzato due dischi di portata straordinaria, Danger e Suicidol, che contengono veri e propri capolavori come Margot, Storia di un presunto artista, Rotten, The Dark Side Of The Mood, Baba Jaga, Storia di un defunto artista, Rivivere e Pleasantville, forse il suo manifesto artistico, per citarne solo qualcuna.
No Comment, il suo terzo album, aveva aperto una piccola crisi per la sua carriera perché, nonostante fosse di livello discreto e avesse conquistato un meritato disco di platino, non era certo il capolavoro che ci si aspettava da un artista così talentuoso, così capace e così brillante come Nitro. Qualcuno, dunque, sosteneva che il talento dell’artista si fosse spento precocemente, qualcun altro, invece, che il cambio repentino di sonorità (la famosa “rivoluzione trap”) aveva reso obsoleto il suo modo di rappare.
Invece, a distanza di due anni e due mesi da No Comment è uscito GarbAge, un nuovo capolavoro, ma, soprattutto, il disco giusto al momento giusto!
GarbAge – Il manifesto del Nitro del 2020: un disco politico-sociale, ma non solo!
La copertina di GarbAge è eloquente: Nitro è sdraiato su un cumulo di immondizia bianca. Il titolo “GarbAge” è strettamente connesso con la cover: “garbage” significa spazzatura, rifiuti, “age” significa età, epoca. Con questo CD, Nitro vuole raccontare, letteralmente, lo schifo della società nell’epoca che sta vivendo e c’è riuscito perfettamente, dando vita a un progetto dal concept politico-sociale che riesce a toccare diversi argomenti in modo efficace e convincente, senza mai risultare banale o noioso.
Nitro, per la sua attitudine profonda e seria e per la sua intelligenza, è uno dei pochi rapper in grado di fare critica sociale, venendo preso sul serio e risultando credibile, a volte sputando barre affilate come coltelli e la realtà in faccia all’ascoltatore e altre volte coinvolgendolo attraverso ragionamenti interessanti e ben elaborati. Tuttavia, GarbAge non è “soltanto” un disco sociale: è anche un CD biografico, in cui Nitro racconta l’adolescenza, i suoi stati d’animo e le sue riflessioni sulla vita, sull’amore, sul rispetto, sulla lealtà, sul suo lavoro e – perché no – anche sull’attuale scena hip hop italiana.
Procedendo con ordine, non si può fare a meno di partire dall’enorme sperimentazione sonora di Nitro, che ha permesso alle atmosfere di GarbAge di esaltare la tecnica e le barre dell’artista e di spingerlo alla ricerca di nuove soluzioni musicali.
L’album, diretto artisticamente da uno Stabber in forma smagliante, ospita davvero una moltitudine di beatmakers dallo stile differente: da Low Kidd a Strage, passando per Lazza, Yazee, Andry The Hitmaker, Low Kidd, Kanesh, The Cratez e CRVEL. Il risultato è un progetto assolutamente variegato che gioca con i generi musicali, contaminando le sonorità hip hop così care a Nitro con influenze rock, trap, elettroniche e pop, fino all’episodio di sperimentazione più estremo di GarbAge: la traccia Gostoso, in cui Nitro e Giaime rappano su una strumentale di genere funk brasiliano/dembow. Al contrario di quanto qualcuno avrebbe potuto ipotizzare, però, il risultato della sperimentazione – va detto – a tratti folle è un CD coerente e ben amalgamato, dai suoni freschi, unici e moderni.
Si è spesso sottolineato che Nitro fosse un rapper pesante, per via della sua voce graffiante e aggressiva e dei suoi testi impegnativi da comprendere. Proprio per questa ragione, molti avevano definito No Comment un disco faticoso da ascoltare e a tratti addirittura noioso. Per evitare questo tipo di effetto, l’artista ha deciso di inserire, in GarbAge, ben dieci collaborazioni e, a conti fatti, la sua si è rivelata davvero una scelta vincente!
Alcuni featuring, come Joan Thiele e Doll Kill (la nuova scommessa di casa Machete) sono, di fatto, accessori: contribuiscono a dare carattere alla canzone con delle brevi comparse. Altri ancora, come tha Supreme e Ward 21, hanno realizzato ritornelli più invasivi, di altissimo livello, rispettivamente in RAP SHIT e in MURDAMURDAMURDA. Tutti gli altri hanno rappato e, fatta eccezione per un deludente Fibra, surclassato da Nitro in Avvoltoi, hanno realizzato performance di qualità altissima, dalle garanzie Lazza, Giaime e Dani Faiv alla superstar britannica Ocean Wisdom, passando per un ispiratissimo Gemitaiz, autore di una strofa tanto folle quanto esplosiva in RAP SHIT.
Tuttavia, Nitro non si è mai fatto superare dagli ospiti, facendosi rispettare a suon di barre serrate e incastri geniali, dimostrando che la competizione, spesso, è ciò che spinge un rapper a dare il massimo. Nel pezzo con Lazza, OKAY?!, molti rapper non sarebbero stati in grado di tenere testa alla strofa del milanese (in Passpartout, traccia di No Comment, Lazza aveva completamente oscurato Nitro) e invece il vicentino ha realizzato una performance di livello ancora più alto di quella del collega, con punchlines come:
Baby credimi, i miei nemici non sono per nulla acerrimi (Uoh)
C’hanno la lingua cucita in culo alla Human Centipede (Bleah)
In GarbAge, comunque, la punchline non è quasi mai fine a se stessa, ma più spesso è l’espediente con cui provocare, scalfire e stuzzicare l’ascoltatore su temi seri e impegnativi. A questo proposito, l’intera strofa di Nitro in Avvoltoi sarebbe davvero da incorniciare: un cocktail di rabbia, ironia e sdegno.
Come ogni sua opera, tuttavia, il nuovo CD di Nitro ha bisogno non solo di tracce furibonde e incollerite, ma anche e soprattutto di brani introspettivi e filosofici, come lo erano stati in passato Pleasantville, Horror Vacui e Ho Fatto Bene. È in questo tipo di canzoni che l’autore di Suicidol tende a mostrare il lato più riflessivo e poetico della sua personalità e, in GarbAge, non sono affatto mancate.
La title track introduttiva del CD è una perla per lirica e barre, Cicatrici è un brano dalla scrittura particolarissima in cui l’artista racconta la dipendenza dalla cocaina e Saturno è una poesia meravigliosa in cui si parla, nella prima strofa, d’amore e, nella seconda, dell’adolescenza, un po’ sulla scia della straordinaria 68 di Ernia.
Ancora, Wormhole è un flusso di coscienza inquietante e destabilizzante, Blood ha un testo nostalgico che racconta la crescita e la rivincita sociale e, infine, Libellule, traccia conclusiva di GarbAge, rappresenta una sorta di catarsi e racconta, in modo davvero poetico, il rapporto di Nitro con la musica, la sua missione di vita.
In conclusione, è evidente che GargAge sia un disco completo, dai suoni sperimentali e convincenti, che permettono a Nitro di esaltarsi, proponendo una varietà di flow, di metriche e di stili di scrittura assolutamente fuori dal comune. Inoltre, con GargAge Nitro ha dimostrato di avere compreso e studiato la “crisi-No Comment” (che lo stesso rapper riconosce con la barra:
Aspetta un attimo, faccio un disco brutto
Tanto al massimo appenderò solo un platino
in OKAY?!) in modo da poter proporre un quarto disco che non ripetesse gli stessi errori del precedente, riuscendoci alla perfezione!
Dunque, GarbAge è un “colpo di reni” della carriera di Nitro, una dimostrazione di forza, di valore e di ambizione. È doveroso, perciò, fare i complimenti a un artista che può vantare questo tipo di discografia alla giovane età di 27 anni.
3 pensieri riguardo “GarbAge di Nitro – Il disco giusto al momento giusto”