Ormai conosco Sheffer da tre anni e lo considero, ancora prima che un grande artista, di indubitabile talento, un caro amico. Ho seguito il suo percorso musicale con interesse e affetto, dalla collaborazione con Vanta al suo nuovo progetto, 4EVERYNG, a cui sta lavorando con un team molto valido, fra cui tre rapper della sua città, Milano, Rever, Harra e Ttogra.
A inizio gennaio sono venuto personalmente a Milano e sono andato a salutarli nel loro studio, fra l’ascolto di un provino e una birra stappata. Lì ho conosciuto Ttogra e Harra, oltre che Gus, – con cui Ttogra ha realizzato una piccola hit, Perla Nera – e ho potuto entrare finalmente in contatto con il loro progetto, ambizioso e allo stesso tempo realistico, con il loro mondo, con la loro musica e con le loro mille idee.
Sabato scorso, l’8 febbraio, sono stati invece Sheffer, Ttogra e Rever a venirmi a trovare a Roma, accompagnati dal manager del loro brand (appunto, 4EVERYNG) Cristian Procopio. Li ho quindi portati al Tortuga, il bar a Piazza Trasimeno, per chiacchierare e farmi raccontare i loro progetti, fra una Coca Cola e un caffè.
Intervista a cura di Sergio Mattarella:
Sergio: Shef iniziamo da te, come ti sei approcciato alla musica e al rap?
Sheffer: Sono sempre stato un appassionato di musica: ho suonato chitarra dai 9 ai 14 anni e la batteria per i 5 successivi. Ho sempre ascoltato rap, ma ho deciso che volevo fare questo tipo di canzoni ascoltando a Salmo e guardando i video dei suoi concerti.
Sergio: Il progetto 4EVERYNG, invece, come nasce?
Rever: Io e Ttogra facciamo musica insieme da diverso tempo e a marzo dell’anno scorso abbiamo conosciuto Sheffer e ci siamo trovati così bene con lui da decidere di fondare questo quartetto, coinvolgendo anche Harra!
Sergio: È un vostro punto di forza il “fattore squadra”?
Ttogra: Assolutamente sì, specialmente perché siamo tutti diversi, da Rever a Sheffer!
Sergio: Tu, Cristian, che ruolo hai nel progetto 4EVERYNG?
Cristian: Il mio ruolo è quello di alleggerire il più possibile il carico di lavoro della squadra: dalle pubblicità all’organizzazione esterna. Io faccio in modo che loro quattro si possano pensare esclusivamente alla musica!
Sergio: Ipotizziamo che nel 2022 tutti e quattro, da Harra a Rever, abbiano realizzato un disco e siano alle prese con i loro singoli tour. Che ruolo avresti in quello scenario?
Cristian: Mi piacerebbe occuparmi, per esempio, dei loro outfit e di un progetto parallelo alle loro carriere, che si chiamerebbe sempre 4EVERYNG, e che consisterebbe in un brand d’abbigliamento. 4EVERYNG ricoprirebbe per Sheffer, Ttogra, Rever e Harra il ruolo che ha Propaganda per Noyz Narcos o Black Friday per Luché!
Sergio: Questa domanda è per Rever e Ttogra… Quanto è un fattore, per voi, il fatto che sia Sheffer a produrre i vostri beat?
Ttogra: Sheffer ha letteralmente dato una svolta alle nostre carriere! Prima dovevamo prenderci due ore in uno studio per registrare su un type beat, ora si lavora tutti insieme: io scrivo mentre Sheffer fa la strumentale!
Sergio: Quanto aiutate Shef a fare i beat?
Rever: Magari solo per gli ultimi dettagli… Ci teniamo a dare il nostro parere sulle basi ma di solito ci troviamo così bene da scrivere mentre Sheffer suona!
Ttogra: Come ha detto Rever gli diamo specialmente una mano per quanto riguarda gli ultimi dettagli o, al massimo, gli suggeriamo qualche idea che possa essere vincente!
Sergio: Tu, invece, Shef, quanto aiuti gli altri a livello di melodie e testi?
Sheffer: A me piace fare il direttore artistico, ma con loro in realtà non serve neanche perché siamo sempre sintonizzati sulle stesse frequenze!
Sergio: Mi dici qual è il punto di forza di Ttogra?
Sheffer: Il punto di forza di Ttogra è che è il più determinato del gruppo a raggiungere i suoi obiettivi. Poi, come tutti noi, ci tiene a personalizzare di molto la sua impronta melodica.
Sergio: Ttogra, quali sono gli artisti che ti hanno influenzato di più?
Ttogra: Ti direi Capo Plaza e Tedua, anche se il secondo mi ha più ispirato quando ho iniziato a rappare, con le sue metriche. Per citarti un americano forse Lil Skies.
Sergio: Tu, Rever, invece, sei quello che fa le rime fighe?
Rever: Eh mi tocca… (ride)
Sheffer: Rever è il più bravo a fare freestyle, quindi è normale che sappia fare le rime “più peso”! Poi, è molto bravo a dipingere immagini con le parole, soprattutto nei brani introspettivi. Anche il suo flow è un punto di forza: Rever divide il tempo in maniera clamorosa! È un bel mash up di influenze che a me piacciono molto?
Sergio: Quali sono queste influenze?
Rever: Come artisti direi Lil Baby, Shiva e Ketama126 per il sound, Lazza e Guè per le barre!
Sergio: Mi racconti il tuo approccio al rap?
Rever: Il primo pezzo rap che ho ascoltato è stato Badabum Cha Cha di Marracash. A Natale dello stesso anno mi regalarono il disco dei Club Dogo, Che bello essere noi. Da lì è finita… (ride)
Sergio: Il tuo primo pezzo rap mai ascoltato, Ttogra?
Ttogra: Sono cazzi miei di Emis Killa! Andai in fissa con il fatto che indossava le camice aperte matchate con gli snapback e ho iniziato a comprare cappellini di tutti i colori!
Sergio: Ttogra, Rever, qual è il vero punto di forza di Sheffer?
Rever: È un po’ difficile da spiegare, ma secondo me Shef, quando racconta qualcosa sul beat, è come se “sdrammatizzasse”. Sfrutta delle melodie talmente particolari che comprendi solo alla fine il significato complessivo e magari realizzi che ha espresso dei concetti davvero pesanti, appunto, senza risultare pesante!
Ttogra: Io ti dico un suo pregio da beatmaker: il suo punto di forza è che in ogni sua strumentale è presente almeno una parte inaspettata e imprevedibile, che stravolge completamente le carte in tavola e ti sorprende!
Cristian: Noi a volte prendiamo in giro Sheffer scherzando sul fatto che ha due personalità: Sheffer e Shefflower! (ride)
Sergio: E qual è Shefflower? (ridendo)
Rever: Shefflower è quello più melodico, più dolce, mentre Sheffer è quello più profondamente trap, quasi hardcore!
Sergio: Chi mi racconta Harra, il quarto membro della vostra squadra?
Ttogra: Io ho conosciuto Aarão perché veniva a scuola da me… Ed è semplicemente incredibile come tipo di persona! È unico nel suo genere, una di quelle persone trasparenti, sincere al 100%! Io lo conosco dalla seconda superiore e so di potermi davvero fidare di lui…
Sergio: Come c’è arrivato in 4EVERYNG?
Ttogra: Io e lui eravamo molto amici già ai tempi della scuola, ma lui è di Milano e noi di periferia, quindi aveva un altro gruppetto con cui registrava. Lavoriamo insieme da quando abbiamo organizzato lo studio e, beccandoci ogni giorno, è diventato parte della squadra, più o meno da quest’estate!
Sergio: Quand’è che avete capito che era nato il progetto 4EVERYNG?
Ttogra: Era da un po’ che volevamo fondare un brand / collettivo musicale, ma la scintilla è scattata grazie all’ultimo singolo di Sheffer, Forever Young, che come motto ci convinceva, stilisticamente parlando! “Giovani per sempre” siamo noi, è un concetto che sentiamo proprio cucito addosso!
Sheffer: L’idea concreta è nata in studio, forse per un’idea di Ttogra e 4EVERYNG aveva tutto: il motto che ci piaceva, il nome figo, la possibilità di mimare la sigla con le mani, il logo che spaccava… Insomma dovevamo necessariamente chiamarci 4EVERYNG!
Sergio: Voi state ragionando singolo dopo singolo o già avete in testa il vostro primo album?
Rever e Ttogra: Per ora ci stiamo concentrando sui singoli!
Sergio: Ipotizziamo come prima di trovarci nel 2022 e sono già usciti, nel 2021, i dischi di Sheffer, di Ttogra, di Rever e di Harra da solisti… Posso aspettarmi dal 2022 il mixtape di 4EVERYNG?
Sheffer: Certo che sì! Lavorando così tanto in studio e producendo così tanta musica, è normale, a un certo punto, ritrovarsi in mano delle canzoni in cui siamo presenti tutti e quattro!
Sergio: Facciamo il “toto-featuring” del vostro ipotetico mixtape: 15 tracce e quattro collaborazioni, ognuno di voi tre ne decide una e la quarta la decidete insieme! Chi inserireste nel progetto?
Sheffer: Ma possiamo ambire a chiunque?
Sergio: No limits! Scegliete un feat internazionale e tre italiani!
Sheffer: Travis Scott senza dubbio!
Sergio: In una traccia voi con voi quattro e Travis al ritornello?
Cristian: Sarebbe davvero incredibile!
Rever: Uno italiano Ketama!
Sheffer: Il trap king non lo metti?
Ttogra: Guè ci deve stare per forza!
Sheffer: Sì hai ragione! Guè sarebbe come una sorta di battesimo per 4EVERYNG!
Cristian: Secondo me Guè è uno status symbol! Collaborare con lui è come dichiarare che a Milano conti tanto!
Ttogra: Sì il feat con Guè è uno step necessario per un rapper di Milano!
Sheffer: Sfera, il trap king!
Sergio: Quindi: Travis Scott, Guè Pequeno, Sfera Ebbasta e poi? Rever aveva nominato Ketama126, no?
Ttogra: Può andare bene già così, che dite? (ride)
Rever: Forse, ripensandoci, ti farei anche il nome di un artista meno affermato, cioè Paky! Oppure Geolier!
Sheffer: Meglio Geolier!
Rever: Oppure Shiva che è di Milano Ovest come noi!
Sheffer: Forse Shiva lo eviterei: è molto bravo ma è un po’ scontato come featuring nel 2020…
Sergio: Con Shiva, Sfera e Guè sarebbe tutto “made in Milano”… Invece se ciascuno di voi potesse scegliere un unico featuring per il suo disco solista, chi chiamerebbe? Stavolta parliamo di collaborazioni realizzabili nell’immediato!
Ttogra: Villa Banks! Parola!
Rever: Forse Abby 6ix…
Sergio: Rever, come si potrebbe chiamare il tuo disco!
Rever: Forse “R”!
Sergio: Shef, se domani dovesse uscire un tuo disco, sarebbe interamente prodotto da te?
Sheffer: Sì magari chiamerei altri artisti a cantare con me, però lo produrrei tutto da solo!
Sergio: Chi sono, secondo te, i producer più forti d’Italia?
Sheffer: A pari merito Salmo e Sick Luke! I più forti e originai della scena! Sick Luke ha il futuro in testa, i suoni che utilizza lui sono allucinanti!
Rever: Non potrei essere più d’accordo! Per esempio, in Neverland ha guidato Mecna, facendogli scoprire nuove soluzioni musicali! Un po’ come Shef ci ha fatto provare degli stili nuovi a cui non avremmo mai neanche pensato, con le sue influenze rock!
Cristian: Anche io confermo! Quando Rev e Ttogra rappavano sui type beat già spaccavano: lo dico perché li conosco dagli inizi! Sheffer li ha fatti maturare e crescere stimolandoli e facendogli scoprire lati della loro creatività che non immaginavo nemmeno potessero mettere in mostra! Mi ricordo i tempi in cui passavamo le serate con Rever che faceva freestyle con la cassa in strada… E poi è arrivato sto testone di Shef! (ride)
Sergio: Ultima domanda raga: quali sono i vostri obiettivi per il 2020?
Ttogra: Sinceramente non vedo l’ora di aprire lo “studio 4EVERYNG”! È uno step necessario per il nostro progetto! Vogliamo far decollare 4EVERYNG come brand e allo stesso tempo continuare a lavorare di squadra, per le nostre carriere soliste e per il futuro della nostra crew!