A caldo la reazione, da fan di Salmo, dopo l’ascolto delle ultime due barre di Boogieman,
Frate’, vengo in pace (oh), cambio mille facce (oh)
Chiama il vecchio Salmo e digli che mi dispiace (scusa)
Sono diventato tutto ciò che ho sempre odiato
E mi piace
non è del tutto positiva; si potrebbe definire catastrofica. Fa un certo senso sentire quelle parole, sopratutto perché non serviva inserire una frase del genere in quel contesto. Quindi la domanda è: Salmo ha venduto completamente l’anima al diavolo?
C’è da dire che per fare quei numeri un po’ già aveva ceduto in passato. E se invece fosse tutta una strategia di marketing? Non lo sappiamo. Salmo ha sempre stupito negli anni, risultando originale, infrangendo record e riempiendo concerti.
È normale che nel percorso di un artista ci sia un prima e un dopo, però è anche vero che quel percorso va rispettato, almeno per mantenere un briciolo di credibilità. Un’ultima osservazione curiosa è riferita al titolo del brano Boogieman il così detto “uomo nero”. Potrebbe essere tutta una metafora relativa al fatto che, per un fan di Salmo accanito, l’uomo nero è Salmo stesso che gli dice che non sarà mai più come prima?
Sta di fatto che nella vita tutto finisce prima o poi, quindi dobbiamo metterci l’anima in pace e accattare l’inevitabile. Come dice il poeta Gabriel Garcia Marquez:
Non piangere perché una cosa è finita, sorridi perché è accaduta