Estratto dall’articolo “La prima metà del 2019 – Le sorprese”, in cui si analizza il netto miglioramento di Giaime fra la seconda metà del 2018 e la prima del 2019, che lo ha portato a essere considerato uno degli artisti più completi della scena.
Quasi tutti conoscono la storia di Giaime, una carriera incostante fatta di alti e bassi, che lo ha portato a esplodere con Minorenni coi trampoli e Solitudine nel 2012, per poi abbandonare, un po’ alla volta, la musica, per concentrarsi sul teatro e sul mondo cinematografico, come nella serie In Tour di Disney Channel.
Giaime era già una stella a soli sedici anni, ma si può senza dubbio affermare che il suo talento sia definitivamente sbocciato – grazie al geniale supporto del beatmaker Andry The Hitmaker – negli ultimi due anni, precisamente fra la fine del 2018 e l’inizio del 2019. Tuttavia, il percorso del “nuovo Giaime” è ben più radicato e comprende i primi freestyle intitolati Gimmi Andryx e pezzi come Prima cosa bella, Cubetti di ghiaccio e No Stuntman, esperimenti volti a giocare con l’autotune, con i beat di Andry e con linee melodiche innovative e fantasiose.
Il pubblico – e tendenzialmente anche la critica – era però confuso: dove voleva arrivare questo giovane artista? Dove lo avrebbe portato il suo percorso? Sarebbe riuscito ad imporsi sul mercato con questo stile e questa scrittura così difficile da interiorizzare?
La risposta è nei suoi ultimi quattro capolavori: Timido, Finché fa giorno, Pioggia e Ricco, traccia impreziosita dalla prima collaborazione del suo nuovo percorso, un Vegas Jones in gran forma. Queste quattro canzoni hanno tre caratteristiche comuni, che permettono di capire, almeno per ora, qual è la forza di Giaime e perché è stato così brillante, nella sua produzione recente:
Il primo pilastro su cui si regge questo four-pack di brani è lo stile di produzione. Andry The Hitmaker e Giaime hanno trovato la quadratura giusta: beat raffinati, dolci e molto rilassanti, che strizzano l’occhio ai pezzi R&B di oltremanica e stendono un tappeto musicale perfetto alle liriche e ai flow dell’artista. Il secondo pilastro, invece, è proprio il modo di cantare del rapper milanese, che ha scelto di sposare flow lenti e calmi, di servirsi dell’autotune in modo raffinato quanto lo sono le strumentali di Andry e di migliorare tantissimo nei ritornelli, tutti e quattro davvero memorabili.
Ultima ma non meno importante è la scrittura. Posto che il vero capolavoro in termini lirici, fra i quattro, è senz’altro Pioggia, va sottolineato come Giaime sia migliorato tantissimo a livello di penna, senza snaturarsi ma raffinando e rendendo di gran lunga più apprezzabili i suoi testi. Si può e si deve parlare ancora di flusso di coscienza, ma alcuni versi, poetici, spesso dolci come il miele e allo stesso tempo duri quanto un pugno allo stomaco, sono davvero straordinari, come per esempio i seguenti:
Allora addio
Se non ci vediamo più in giro speriamo che il prossimo tipo capisca chi sei
Ti amo fino alla follia
Pablo Picasso, Guernica [Finché fa giorno]Poi ti nomino nei testi
E cerchi di capire se parlo di te
Ma testimonio
Tu vuoi che mi spoglio
E io che ti spogli
E non è vero che ti odio
Pensare che pensavo che pensavo troppo
Dormivo così tanto che sembravo un morto
Non parlo, ascolto [Pioggia]Ho fatto anche troppi casini
Per questo che non mi avvicino
Tu fai bene a non fidarti
Io faccio bene a restare schivo [Ricco]
Giaime racconta e vive l’amore in maniera estrema e passionale e i quattro pezzi, in un modo o nell’altro, sono dedicati e rivolti a una ragazza. La sua storia è coinvolgente ed emozionante: ormai Giaime ha trovato la quadratura giusta per convincere tutti quanti, pubblico e critica. Manca solo un elemento per coronare il suo recente percorso, un album ufficiale…
PS:
Circa un mese dopo la pubblicazione dell’articolo da cui questo testo è estratto, è stata pubblicata la quinta traccia dell’ormai five-pack, Fiori, realizzata in collaborazione con lo storico socio Lazza. Le considerazioni da fare in merito alla nuova canzone sono due: la prima, intuibile da recenti dichiarazioni del milanese, è che questi pezzi non faranno parte di un CD e che quindi i fan dovranno aspettare ancora il primo disco del nuovo Giaime, mentre la seconda è da rintracciare nel cambiamento della canzone rispetto ai testi precedenti. In Fiori, non sono presenti la poesia e il romanticismo di Pioggia e Timido, ma è un brano leggero, estivo e semplice – lo splendido ritornello potrebbe essere stato scritto da un bambino – in cui il rapper parla di sesso acrobatico e di “fumare fiori”. In ogni caso, Fiori è l’ennesima bellissima canzone realizzata da Giaime e Andry The Hitmaker.