Deutschrap – Introduzione al Rap Tedesco, dalle origini alla new school

Qualche cenno di storia sul rap tedesco, ovvero la cosiddetta “Deutschrap”, dai suoi albori alla new generation di Miami Yacine e Capital Bra, passando per i primi artisti e gruppi mainstream del genere, come Sido e Bushido.

img_6908Con il termine Deutschrap si fa riferimento alla musica Hip-Hop prodotta in Germania. Il movimento prese piede nella scena underground tedesca durante gli anni ’80, con l’arrivo in Europa delle prime influenze della cultura Hip-Hop statunitense, per poi evolversi col tempo come Deutschrap e raggiungere il settore mainstream, diventando così a oggi la terza realtà, per importanza, di questo genere musicale, dopo quella americana e quella francese.

Nel 1992 l’Hip-Hop tedesco raggiunse per la prima volta un certo successo commerciale con il singolo Die Da?! (quelli là?!), rilasciato dal gruppo di Stoccarda, Die Fastastischen Vier (i fantastici quattro), il quale raggiunse la posizione numero due nella classifica tedesca. Nonostante il successo ottenuto, il gruppo venne criticato per i testi prettamente nonsense e per lo stile tendente al pop, al punto che i componenti vennero etichettati come Spaßrapper, dove “Spaß” significa divertimento.

Tralasciando comunque i Die Fastastischen Vier, la prima metà degli anni ’90 vide la nascita della cosiddetta Alte Schule (vecchia scuola), di cui i maggiori esponenti furono la rapper Cora E., il duo Stieber Twins e i gruppi TCA e Advanced Chemistry. L’Alte Schule tentava di incarnare le tematiche che stavano alle radici dell’Hip-Hop americano adattandole alla situazione tedesca, assumendo dunque chiare posizioni politiche e trattando temi come razzismo e ricerca d’identità degli immigrati svantaggiati nella società.

Tuttavia, l’Alte Schule non riscosse particolare successo, e nessun album di rap tedesco figurò in classifica fino al 1995, anno della nascita della Neue Schule (la nuova scuola), la quale trattava temi apparentemente superficiali, servendosi però di giochi di parole e di ironia per rendere i contenuti più divertenti al pubblico. La Nueue Schule fu in grado di raggiungere il successo della scena pop, diffondendosi in svariate città tedesche, fra le più grandi, come Amburgo, Stoccarda, Monaco, Berlino, Heidelberg, Düsseldorf e Colonia, che diventarono i centri del nuovo Hip-Hop tedesco.

La seconda metà degli anni 90’ vide dunque l’affermarsi di nuovi gruppi, come i Massive Töne, i Freundeskreis, gli Stieber Twins, i Blumentopf, gli Absolute Beginner e i Dynamite Deluxe, ciascuno con il proprio stile, differente e unico rispetto agli altri.
Questi gruppi elaborarono lo stile della Battle-Rap, sulla base del freestyle, in cui gruppi o rapper singoli si attaccavano a vicenda improvvisando su una base e facendo forte uso di dissing, metafore e parolacce, per poi essere valutati dagli spettatori, i quali decretavano il vincitore. Grandi esponenti di questo stile furono Kool Savas e Azam.

Non mancarono comunque gruppi che continuavano a trattare temi politici e sociali, primi tra tutti gli Anarchist Academy, i quali svilupparono il sotto-genere del Conscious Rap.

L’inizio del nuovo millennio vide la diffusione in tutta la Germania della Battle-Rap e della sua naturale evoluzione, vale a dire il Gangster-Rap, soprattutto a partire da Berlino, sulla scia già affermata della scena Hip Hop statunitense e di quella francese. In Germania le forti rivalità e i dissing tra le varie band e i singoli rapper iniziarono a essere molto seguite, anche dato che il numero degli ascoltatori e dei fan della Deutschrap era aumentato moltissimo rispetto al periodo dell’Alte Schule.

Proprio in questo momento entrarono dunque in scena rapper e gruppi storicamente “paragonabili” ai nostri Fabri Fibra, Club Dogo, Marracash e Noyz Narcos, su tutti il rapper mascherato Sido (classe 1980) e Bushido (classe 1978), quest’ultimo accusato di aver fatto parte di uno dei clan mafiosi più pericolosi di Berlino e al contempo detentore del premio televisivo Bambi, assegnato a “persone con visioni e creatività che hanno particolarmente colpito ed entusiasmato il pubblico tedesco”.

Entrambi i rapper iniziarono la propria carriera presso la stessa etichetta berlinese Aggro Berlin, e al giorno d’oggi sono sostanzialmente considerati i fondatori e gli esponenti maggiori del Gangster-Rap. Sido si contraddistinse sin da subito per la narrazione di situazioni legate alla droga, alla vita nel ghetto e alla fama di potere, diventando così il primo artista del genere a vincere il disco d’oro nel 2004 con il proprio album di debutto Maske, posizionatosi terzo nella classifica tedesca. Bushido esordì come solista nel 2003 con il suo album Vom Bordstein bis zur Skyline dai suoni tetri, dallo stile aggressivo e dai testi duri riguardanti lo spaccio, la prostituzione e la violenza armata, diventando in poco tempo anch’egli un classico per il Gangster-Rap.

Le canzoni di Sido, così come quelle di Bushido, si prestano molto facilmente all’ascolto per il flow lento e deciso dell’artista e per le sue parole ben scandite, di più rispetto ad artisti più recentemente affermatosi: ciò è ancora riscontrabile nei brani più recenti di Bushido, tuttora molto attivo come rapper – a settembre è uscito il suo ultimo disco, Mythos, molto apprezzato sia dalla critica sia dal pubblico – e come produttore discografico. L’ultimo lavoro di Sido risale invece al 2017, e si tratta dell’album fatto in collaborazione con Kool Savas, chiamato Royal Bunker, il quale può essere quasi visto come un Watch the Throne (Jay-Z & Kanye West, 2011) tutto tedesco.

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Negli anni seguenti, il flusso migratorio verso la Germania iniziò a caratterizzare di più la scena Hip-Hop tedesca, imponendo tematiche difficili quali la disoccupazione, la voglia di riscatto, il razzismo, la gioventù di strada, il ghetto e la vita della criminalità e del contrabbando di droga. La Deutschrap incorporò così nel proprio linguaggio molti termini provenienti da altre lingue e culture, principalmente quella araba, quella turca e quella serba, finendo così per influenzare a sua volta la stessa Jugendsprache,  ovvero il linguaggio dei ragazzi tedeschi.

Con l’avvento di internet, inoltre, l’idea delle Battle-Rap fu portata in rete grazie alla creazione di portali dedicati a tali competizioni, così che i migliori emergenti e i giovani talenti potessero trovare spazio per guadagnare notorietà. Le piattaforme principali sono il Reimliga Battle Arena (RBA), il Videobattleturnier (VBT) e il Juliensblogbattle (JBB), che si appoggiano a YouTube.

Tra i rapper tedeschi di maggior popolarità della scena attuale troviamo i componenti della KMN Gang, ovvero Miami Yacine (1995), il quale ha collaborato con Sfera Ebbasta nel remix internazionale del brano Uber, Nash (1992), Zuna (1993) e Azet (1993), poi Farid Bang (1986) e Kollegah (1984), forti esponenti del Gangster-Rap moderno e collaboratori nella trilogia Jung, brutal, gutaussehend, Majoe (1989) e Summer Cem (1983), i quali fanno parte dell’etichetta indipendente Banger Musik fondata nel 2012 da Farid Bang, i veterani Bausa (1989), Capo (1990) e Ufo 361 (1988), e infine i nuovi giovani talenti della Deutschrap come Capital Bra (1994), che a Luglio è entrato nell’etichetta indipendente Esguterjunge di BushidoRIN (1994), Dardan (1997) e altri ancora.

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6 pensieri riguardo “Deutschrap – Introduzione al Rap Tedesco, dalle origini alla new school

  1. Articolo interessante ma come nomi grossi mancano azad eko fresh e nella nuova scuola comunque bisogna menzionare haftebefel celo&abdi hanybal mortel ,pure i la Honda hanno fatto 2 album più collaborazioni varie ma sono comunque una bomba di gruppo

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    1. Ciao Max, apprezzo il commento e sono contento abbia trovato l’articolo interessante. Tra artisti che hai nominato conosco Azad, Celo e Massiv. Purtroppo gli altri no, ma ora vedrò di ascoltarmeli! Molte grazie.

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  2. Mi sono dimenticato c’è pure massiv che ha fatto non so quanti album ed è ancora attivo, ha fatto anche parecchie collaborazioni internazionali sia con francesi che americani

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  3. Ciao Punifier,mah guarda è già un merito solo il fatto di aver scritto un articolo in italiano sul rap tedesco,c’è voglio dire che è una rarità qui in Italia saremo solo delle “mosche bianche”ad averlo un attimo approfondito,ma in generale nemmeno la scena francese viene descritta su siti italiani o comunque sempre superficialmente,alla fine io credo che se veramente uno è un appassionato del genere cerca di approfondire appunto anche le scene degli altri paesi,per esempio la scena del Sudamerica non la conosce nessuno ma specialmente in Messico colombia e Venezuela ci sono una barca di rapper e gruppi che probabilmente sono all’altezza se non superiori attualmente all’intera scena statunitense.
    Detto questo viva l’hip hop sempre.

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    1. Purtroppo non è spesso facile aprirsi a scene straniere (oltre a quella americana), anche se è un peccato perché effettivamente ci si possono perdere delle scoperte interessanti. A mio modo di vedere, è anche un’ottima via per rompere la monotonia che un ascolto pressoché monolingue può a volte portare. In ogni caso nei prossimi tempi assisteremo sicuramente a un incremento del numero di collaborazioni internazionali, sia tra cantanti sia tra produttori, che potrà dare maggior risalto al rap provenienti dagli altri paesi.
      Viva sempre l’hip hop.

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