Ricostruzione della vicenda avvenuta fra Nayt, Highsnob e Skioffi, fra diss track, frecciatine e immancabili Instagram Stories, analisi e spiegazione delle loro rime nei brani Alleluja e OPS di Highsnob e Hallelujah di Skioffi al fine di comprendere chi abbia effettivamente vinto il dissing.
Nayt, Highsnob e Skioffi, uno scontro a colpi di rime dopo anni di rap italiano senza dissing:
Il dissing, ovvero il duello fra artisti a colpi di rime e punchlines, è da sempre uno degli aspetti più interessanti del genere rap, perché permette di esaminare le loro capacità liriche, tecniche e metriche al massimo del loro potenziale e di seguire uno scontro a base di accuse, rime a effetto, sfottò e colpi bassi che inevitabilmente porterà a un vincitore definitivo.
In alcuni casi il vincitore del dissing è discutibile, come nel beef più famoso del rap italiano, fra Fabri Fibra e Vacca, o come nel recente confronto fra Machine Gun Kelly e Eminem, in America. Altre volte, invece, si è assistito a vere e proprie umiliazioni: è il caso dello scontro fa Entics e Mondo Marcio, che ha visto questo ultimo vincitore incontestabile. Ancora, ci sono stati episodi in cui un rapper famoso, attaccato da un collega meno popolare, abbia deciso di non rispondere o di controbattere in modo sbrigativo, per non fare pubblicità al rivale, come ha fatto Noyz Narcos nei confronti del veronese Jamil.
Tuttavia, negli ultimi anni, in concomitanza dello spostamento dei rapper su social network come Facebook e in un secondo momento Instagram, è nata la pessima abitudine degli artisti di lanciarsi frecciatine non nelle canzoni, ma in post pubblici o nelle Instagram Stories, come è avvenuto nel famosissimo battibecco online fra Fedez, Marracash e Guè Pequeno.
Proprio per questa ragione, l’ultimo dissing davvero interessante del rap italiano è stato, probabilmente, quello fra Fabri Fibra e Vacca, risalente ormai al 2014, più di quattro anni fa. Finalmente, però, dopo anni di attesa, grazie a uno dei rapper più credibili d’Italia, Highsnob, e a Skioffi, jolly della scena hip-hop romana, che ha avuto il coraggio e la capacità di confrontarsi con un artista più tecnico, esperto e popolare di lui.
1) L’inizio della vicenda – Nayt insulta Highsnob a Real Talk:
È cominciato agosto da una settimana esatta, gli artisti italiani, salvo rarissime eccezioni, sono in vacanza, dunque non pubblicano nulla, nè videoclip, nè singoli nuovi, nè tantomeno album o mixtape; tuttavia Nayt, giovane rapper romano sulla scena dal 2009, quando era appena quattordicenne, finisce al centro dell’attenzione per la sua prestazione nell’episodio estivo di Real Talk.
Real Talk è un programma in cui gli artisti urban possono mostrare tutte le loro skills proponendo strofe già edite, inedite o addirittura improvvisate in freestyle, sulle strumentali del talentuosissimo team Numeri Primi (Bosca, LGND e TrappTony) ed è stato il trampolino di lancio per alcuni dei ragazzi più estrosi d’Italia, come Lazza, Vegas Jones, Dani Faiv, Axos e Cromo.
Nell’episodio dedicato a Nayt, il rapper romano, in dodici minuti e trentotto secondi, realizza una delle performance più convincenti della storia del programma, al punto che gli stessi Nitro e Lazza si complimentano pubblicamente con lui, il primo proponendogli un featuring e il secondo definendolo “L’unico che è riuscito a farmi il culo a Real Talk per quanto mi riguarda”. Oltre che per le abilità tecniche di Nayt, che, appunto, lasciano a bocca aperta tutti quanti gli ascoltatori, la puntata di Real Talk diventa virale per le frecciatine che il romano dedica a due colleghi, Lowlow e Highsnob, insultato da Nayt senza una precisa ragione, in maniera del tutto immotiva, e invitato ad andare a quel paese nelle seguenti barre:
Michael col mic fa gol, tu mai col mic fai gol
Hai soldi e like, idol, sei un rapper con l’iPhone
In studio Mike Tyson, fanculo Mike Highsnob
Questa gente è diventata scema coi like, mado’
2) Lo scontro social fra Highsnob e Nayt; Mike annuncia la risposta sul beat:
Highsnob è un rapper ligure classe ’86, noto nella scena per il passato nel collettivo Bushwaka, insieme a Samuel Heron, e soprattutto per il suo repentino cambiamento: è passato dal proporre comedy rap a essere uno degli artisti più completi della scena. I due aspetti che caratterizzano la produzione del’artista sono le geniali rime a effetto, come la celebre “Sembro un ciccione che sta in una vasca perché quando entro alzo il livello” in La Tocco Piano, e la manifesta aggressività, musicale e caratteriale, che lo ha portato a contrasti con rapper come Fedez, J-Ax, Dark Side, Young Signorino, Fabio Rovazzi e addirittura con una testata giornalistica come Sto Magazine.
Detto questo, Highsnob, vista la sua fama da rapper da non dissare, non può ignorare la frecciata del collega romano a Real Talk, nonostante una sua risposta gli porterebbe certamente visibilità, e dunque, un paio di ore dopo l’uscita della puntata, pubblica delle Instagram Stories in cui insulta Nayt, accusandolo di averlo nominato per farsi la promo. Inoltre, nelle storie, l’autore di Bepopular mostra dei vecchi messaggi di Nayt in cui lo supportava nella sua battaglia legale contro Fedez e J-Ax e, quindi, critica la sua incoerenza. Infine, in virtù del fatto che il romano, nella puntata, abbia dato prova di grande talento, Highsnob annuncia al suo pubblico che risponderà con le rime e non solo su Instagram, da rapper a rapper.
Effettivamente se, come ha detto giustamente lo stesso Highsnob, i rapper devono sfidarsi e rispondersi solamente sul beat, c’era veramente bisogno di questo scambio di Instagram Stories? Probabilmente no e, di conseguenza, in questo articolo, si eviterà di riportare le Stories o i post degli artisti in questione, a meno che non sia assolutamente necessario per comprendere le rime delle diss-track.
Per fare un esempio pratico, non si menzioneranno Stories come quella in cui Nayt si limita a rispondere di rappare meglio di Highsnob, soprattutto perché la bellezza di questo dissing sta proprio nei validi dissing che gli artisti in questione hanno scritto, rappato e pubblicato, e non nel gossip di Instagram.
3) Alleluja, la prima diss track, si chiude il capitolo Nayt-Highsnob, si apre il capitolo Skioffi-Highsnob:
Dopo esattamente un mese, attesa dovuta alla chiusura estiva degli studi di registrazione, Highsnob pubblica Alleluja, la diss track dedicata a Nayt, prodotta da Tradez (producer di canzoni come Feeling e Bella di Ernia e Scusa Mamma di Oro Bianco), la cui grafica, realizzata da Antonello Ricci, rappresenta il rapper ligure nell’atto di pugnalare una tigre, animale a cui Nayt si era paragonato nel brano Gli occhi della tigre.
Nel brano, i versi degni di nota sono diversi, dal riferimento alla traccia Sciroppo di Sfera Ebbasta e Drefgold, che nel brano Gli occhi della tigre Nayt aveva insultato, per poi correggersi su Instagram e definire l’ultimo disco di Sfera, Rockstar “un disco che spacca” in maniera del tutto incoerente, a quello alle tensioni del rapper romano con l’ex collega Lowlow, con la barra:
Così fallito che dissi perfino Lowlow, sì per farti cagare
Infatti, nella prima strofa della canzone, Highsnob sottolinea che Nayt, nell’ultimo periodo, stia emergendo nella scena solamente grazie alle sue frecciatine e ai suoi insulti immotivati a rapper più famosi di lui, come Ultimo, Riki, Lowlow, Sfera Ebbasta, Drefgold e, appunto, Mike Highsnob, che nel corso della sua carriera non ha mai avuto bisogno di tali espedienti.
Questo è particolarmente evidente anche nella quartina conclusiva della strofa, in cui Mike nomina finalmente il suo avversario, rendendo perfettamente l’idea di ciò che vuole affermare, ma dicendolo nel modo più brutto possibile. Infatti, l’autore di Alleluja ha scelto di italianizzare il termine inglese “clickbait” (pronuncia originale “clikbeit”), rovinando la barra decisiva per vincere il dissing. La scelta del rapper è sorprendente, soprattutto vista la sua abilità da paroliere e l’ampio vocabolario di cui disponde. Davvero non poteva scrivere una rima che suonasse un po’ meglio?
No tu non fare come Nayt
Che mi nomina nelle sue canzoni
Sì perché campa grazie ai clickbait
Nella seconda strofa, comunque, il rapper ligure decide di passare a un attacco più personale, cantando appunto:
Domani segnati assente
A me no, non fotte niente
A Roma è dai tempi di Primo che frate’
Non esce più un rapper decente
e provocando così l’indignazione di molti, fra artisti e ascoltatori. Infatti, da un lato, la barra in questione condanna di un’intera generazione di formidabili rapper romani, su tutti Noyz Narcos, Mezzosangue, Rancore e Gemitaiz, e dall’altro cita in maniera ingiustificata Primo Brown, deceduto nel 2015 e commemorato di molti pezzi rap, fra cui un freestyle di Canesecco. Non si può tuttavia accusare Highsnob di “parlare dei defunti solo per fare la bella faccia”, come farà Skioffi nel suo dissing, perché lo stesso Nayt, in Gli occhi della tigre, aveva citato Primo, in un modo simile se non identico, nella rima:
Ho sentito l’ultimo pezzo di Lowlow e quell’altro quanto mi fa schifo
Quando scrivo penso a quello che ha vinto Sanremo, poi mi manca Primo
Tornando comunque alla seconda strofa di Alleluja, Mike rappa:
Piscio e t’annaffio, come in terrazzo
Canti con Skioffi, fra’ che imbarazzo
Dopo gli amici, fai gli extrabeat
Frate che hai detto? Ho capito un cazzo
definendo gli extrabeat di Nayt a Real Talk incompresibili (in realtà Nayt è particolarmente apprezzato per la pulizia della dizione), ma soprattutto citando un terzo personaggio, che sarà poi fondamentale per lo sviluppo del beef, ovvero Skioffi. Highsnob, infatti, prende in giro Nayt per la sua costante collaborazione con il rapper originario di Casalvieri, famoso per brani come All’indenno, Un pò un pino, Succhiamy e Magnate la merda, volutamente trash e colmi di volarità gratuita.
In definitiva, Alleluja è una bella canzone, ma una diss-track appena sufficiente: piena di punchlines divertenti, ma che non hanno alcuna attinenza con il rivale romano, così come il lungo, inutile ritornello, e di rime deboli, come quasi tutta la seconda strofa (il riferimento a Primo Brown è del tutto fuori luogo, mentre la critica agli extrabeat di Nayt è molto, molto debole). In sostanza: a Mike sarebbe bastato proporre un brano di una strofa sola, ma più densa di contenuto e che magari contenesse la citazione a Skioffi, che invece in Alleluja è ben riuscita e pertinente.
Fortunatamente per Highsnob, Nayt, che aveva iniziato il beef provocandolo a Real Talk, non ha risposto a Alleluja, rinunciando (fin ora) allo scontro e concedendo una vittoria a tavolino all’avversario. Tuttavia, il vero dissing inizia grazie alla barra di Mike su Skioffi, perché il romano, in poco più di una settimana, pubblicherà una nuova diss track, Hallelujah, per rispondere all’insulto del collega.
4) Hallelujah, la risposta che mostra Skioffi al 200% del suo potenziale:
Se prima si è parlato solo dell’aspetto più trash delle produzioni di Skioffi, bisogna, per par condicio, elencare anche le qualità del rapper romano, talentuoso pianista, beatmaker e autore di brani emozionanti e profondi come la nota Yolandi, che parla di un amore passionale, finito in tragedia a causa di un tradimento.
Quasi nessuno, tuttavia, avrebbe mai ipotizzato che proprio lui, autodefinitosi il Jolly del rap italiano, potesse scrivere, cantare e pubblicare un dissing così ben riuscito come Hallelujah, il cui titolo è una chiara provocazione al rivale, lasciando intendere che la traccia sarà di un’altra categoria rispetto a quella del collega, a partire dal titolo. Il brano, interamente autoprodotto, si articola intorno a uno spartito di pianoforte, chitarra e batteria (i tre strumenti sono suonati dal rapper nel videoclip), e propone diversi cambi di flow, di stile e di tematiche, mettendo in mostra extrabeat, ritmiche particolarmente coinvolgenti, una voce fuori dal comune e una grande capacità metrica.
Il brano inizia con una quartina introduttiva pesantissima, in cui Skioffi sottolinea ironicamente l’età del rapper, trentaduenne, additandolo come pensionato e affermando che sia quasi a metà della sua vita, probabilmente riferendosi al numero di droghe che ha assunto nella sua vita.
Siamo quasi alla pensione
Fra è meglio che accanni
Puntati una pistola per spendere due risparmi
Dite a questo coglione che c’ha trentadue anni
Quasi a metà della sua vita
Fa fatica a raccogliere i suoi guadagni, sei triste
Subito dopo, l’autore di All’indenno rappa una barra talmente pesante che, in quel momento del dissing, era talmente forte da farlo vincere da sola, ovvero:
Parli dei defunti solo per fare la bella faccia
Scemo stai muto (schifoso)
Che se fosse ancora vivo
Di sicuro ti piscerebbe nel culo
affermando che Highsnob non dovrebbe permettersi di parlare dei morti, specialmente se si tratta di una leggenda come Primo Brown.
Un’altra serie di rime della diss-track particolarmente rilevante, poi, è la seguente:
Mi sono fatto da solo
Senza nessuno, stai zitto, fatti da parte
Tu rappavi con Fedez, frate fidati
Che è un po’ più imbarazzante
Mi ricordo i Bushwaka
Samuel spaccava, sì
Ma tu manco un terzo
Sei così scarso e sei così cane
Che Samuel Heron ti ha dovuto abbandonare per cercare successo
in cui, in un primo momento, Skioffi ribalta il “canti con Skioffi fra che imbarazzo” di Alleluja, ricordando il passato di Highsnob e in particolare la traccia Twist, realizzata dal rapper ligure con Samuel Heron e Fedez, molto più trash di un qualsiasi brano del romano. Inoltre, nella stessa serie di versi, Skioffi spiega che nei Bushwaka Mike era quasi un peso per il suo collega di collettivo, che è riuscito a sfondare solo dopo lo sciogilmento del gruppo.
Quest’ultima accusa, è molto simile alla critica di Highsnob agli extrabeat di di Nayt: non è assolutamente vero che Mike fosse scarso, ai tempi, rispetto a Samuel, ma, contestualizzata nella canzone, la rima funziona e colpisce, e, combinata con il riferimento a Fedez, assesta un colpo quasi da K.O. all’autore di Bepopular. Moltissimi artisti rap, dopo una rima e un’accusa del genere avrebbero alzato bandiera bianca. Purtroppo per Skioffi, Highsnob non fa parte di questa categoria.
5) Highsnob decide di alzare ulteriormente il livello; OPS! è la risposta di Hallelujah:
Come si può rispondere a un dissing come Hallelujah di Skioffi, ben prodotto, ben rappato e soprattutto scritto in modo così pesante? Questa è la domanda a cui si è trovato a dover rispondere Mike Highsnob, con le spalle al muro, per la prima volta nella sua carriera, di fronte a un artista pronto a rispondergli per le rime. Il rapper, tuttavia, ha accettato la sfida e ha alzato ulteriormente il livello, rispondendo al diss con OPS!, un brano, ancora una volta prodotto da Tradez, senza ritornello e soprattutto senza autotune.
La scelta di non modificare elettronicamente la sua voce, ha colpito molto positivamente i fan di Highsnob, perché conferisce un effetto molto più concreto e potente alla sua voce, unito al flow aggressivo e coinvolgente della canzone. La parte, però, meglio riuscita della canzone è il testo: riesce a ribaltare perfettamente ogni attacco di Skioffi in Hallelujah, consentendogli a sua volta di bersagliare l’avversario con critiche e punchlines, stavolta tutte ben riuscite e andate a segno.
La prima quartina degna di nota, infatti, è quella che risponde al riferimento di Skioffi a Samuel Heron e recita:
30K coi Bushwaka, ascolta e accanna
Perchè per fare tu quei soldi venderesti mamma
Samuel ha fatto fortuna, sì, ci siamo sciolti
Però riguarda Spotify perchè hai sbagliato i conti
riportando il fatto, oggettivo e constatabile da chiunque, che i suoi numeri siano più alti di quelli del suo ex collega e dunque al massimo lo scioglimento dei Bushwaka può aver giovato a Mike. Inoltre, Highsnob dichiara con il suo ex collettivo aveva guadagnato trentamila euro, cifra che, a suo dire, Skioffi non vedrà mai, nella sua carriera musicale.
Il rapper passa all’attacco nelle rime successive, rappando:
Sei meglio come punkabbestia, con gli stronzi in testa
Vergogna della tua città, per questo sei in trasferta
Highsnob è una fottuta bomba, esplodo tipo scheggia
La meglio parte del tuo diss, fratello, è la scorreggia
e riferendosi al rumore che il rivale aveva inserito al termine di Hallelujah, al fine di deriderlo.
Dieci anni di conservatorio dritti dentro al cesso
Mi dissi per farti ascoltare, tu sei un mio riflesso
Sei andato pure fuori tempo, sfigato ascolta
Nell’extrabeat non si è capito un cazzo un’altra volta
Tu stavi in fondo al bar, ora in fondo a una bara
Ma quali schiaffi? Io ti ammazzo, figlio di puttana
Ti attacchi al fatto dell’età, sai perchè?
Altrimenti non avresti altro da dire frate su di me
L’ho conosciuto Primo, gli ho aperto qualche live
È grazie a lui se ancora canto, tu cazzo ne sai?
Un artista non è artista perchè suona il piano
È come dire un imbianchino è uguale a Renzo Piano
Poco dopo, nella strofa, Highsnob attacca e contemporaneamente si difende con una serie di versi veramente eccezionali, esposti precedentemente, che ribaltano definitivamente l’esito del dissing, chiarendo la questione Primo Brown (di fatto annullando una delle critiche più forti del suo avversario e dei suoi detrattori) e chiudendo la successione di rime con una barra assolutamente geniale, per il concetto espresso e per la forza espressiva. Nel verso, dunque, Mike, scocciato da chi aveva decretato Skioffi vincitore in quanto produttore del suo stesso brano (lo stesso rapper romano se ne era vantato su Instagram) sentenzia che: “Un artista non è artista perchè suona il piano, come dire un imbianchino è uguale a Renzo Piano“.
Perché Highsnob ha vinto il dissing?
Premessa: Hallelujah e OPS! sono entrambi dissing molto validi e saranno ricordati nel tempo in maniera assolutamente positiva dagli ascoltatori di rap italiano. Il brano di Skioffi è una diss-track atipica, con parti cantate ed extrabeat notevoli, che punta sullo screditare Mike dal punto di vista musicale e quindi ricordare il passato sotto l’etichetta di Fedez, affermare la sua inferiorità rispetto all’ex collega Samuel Heron, ma anche dal punto di vista umano, con la rima su Primo Brown. In OPS!, Highsnob, al contrario, dopo essersi difeso egregiamente e aver reso nulle due accuse dell’avversario su tre (avere cantato con Fedez è, oggettivamente, fonte di imbarazzo per l’artista), si passa a un’offensiva completamente diversa.
Highsnob ha vinto il combattuto dissing con Skioffi non solo per come ha ribaltato le critiche del suo avversario, ma anche perché è riuscito a scrivere delle punchlines divertenti e allo stesso tempo cattivissime, come la rima “Tu stavi in fondo al bar, ora in fondo a una bara”, riferimento al brano del rivale In fondo al bar, quella sulla “scorreggia” e quella su Renzo Piano. Queste barre, sono, sì, intelligenti, ma allo stesso tempo colpiscono l’avversario, lo umiliano e al contempo fanno sorridere di gusto l’ascoltatore. Inoltre, a livello di tecnica, non si può veramente imputere nulla a OPS!, che è coinvolgente, veloce e potente, il giusto mix per un dissing di successo.
EDIT:
6) Black “Ops”, quando la foga impedisce di vedere la realtà:
Un giorno fa, a mezzanotte, è uscita, sul canale YouTube di Skioffi, una controrisposta a OPS!, che abbassa decisamente la qualità raggiunta dai due dissing precedenti. Black “Ops” porta con sè tutti gli aspetti negativi e trash che caratterizzano i lavori di Skioffi, volgarità gratuite, insulti del tutto gratuiti e immotivati a Mike e addirittura una rima sulla madre del rapper. L’offesa alla madre è la goccia che fa traboccare il vaso: porta il livello del dissing a quello di un litigio e fra ragazzini della scuola media. Le uniche quartine interessanti di Black “Ops”, forse uniche serie di versi che si ricollegano in modo motivato al dissing di Highsnob, sono le seguenti:
Fatti un’accelerata, in curva sopra la breccia
Muori sul colpo se proprio vuoi farmi un regalo
La tua parte preferita del dissing è la scorreggia
Perchè ti ricorda il suono fra di quando sei natoIo vengo dai Ghetto Blaster, i freestyle giù in piazza
Dalle botte, dai cazzotti e da un fratello che è per sempre
Ascolto in silenzio una lagna, la tua piccola stazza
Se tu sei il 6 gennaio, frate sono l’11 settembre
e sono di gran lunga inferiori alle rime elencate in precedenza.
La domanda che ci si pone quando si ascolta questa risposta di Skioffi è la seguente: “Ma pensava davvero di vincere il dissing con il brano Black “Ops”, lontanissimo dal livello di entrambe le canzoni che lo avevano preceduto?”. Hallelujah era prodotto meglio, rappato meglio e scritto mille volte meglio di questa nuova canzone. C’è chi, come Highsnob stesso o l’opinionista R.E.B.E.L., sentenzia che questo nuovo dissing non è altro che un modo per farsi nuovamente notare, dopo il boom di visualizzazioni del primo pezzo contro Mike.
Probabilmente, tuttavia, questo è vero solo in minima parte: certamente Skioffi era consapevole dei numeri che il beef gli aveva portato e gli avrebbe portato con la nuova diss-track, ma dal testo della canzone e soprattutto da come è rappata si intende chiaramente che il romano voleva assolutamente avere la meglio su Highsnob. Purtroppo per lui, come quando si litiga con una persona e, presi dalla rabbia, non ci si accorge di ciò che si dice e si passa dalla parte del torto, così Skioffi non si è accorto che Black “Ops” era un brano fallimentare e inferiore a Hallelujah, sotto tutti i punti di vista.
Se da un certo punto di vista il rapper romano avrebbe fatto meglio a incassare una sconfitta di misura, evitando la figuraccia di Black “Ops” e facendosi bastare una grande prestazione contro Highsnob, uno degli artisti hip hop più abili nei dissing, va certamente apprezzato lo sforzo del rapper di provare a ribaltare ulteriormente il risultato. Come si suol dire: “ottima l’idea, pessima la realizzazione“.
Raga non scherziamo,rispetto per Mike ma skioffi la smontato in tutto
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