La gang non è più per sempre, Dark Side annuncia la sua uscita dal gruppo:
Esattamente una settimana fa, lo scorso 22 maggio, il noto regista Francesco Bruni, padre del rapper Dark Side, ha annunciato l’uscita del figlio dal famoso collettivo Dark Polo Gang, soprendendo i fan con la frase: “Arturo esce dalla Dark Polo e tenta la carriera solista”. Dark Side è senza dubbio il membro della Dark più discusso di questo 2018: nello stesso anno ha pubblicato, a gennaio, il suo primo disco da solista (quando faceva ancora parte della Dark Polo Gang), Sickside, ha fatto molto discutere, nei mesi successivi, per le sue condizioni psicologiche dovute all’abuso di sostanza stupefacenti e, adesso, annuncia l’uscita dal gruppo che lui stesso, insieme a Pyrex, aveva deciso di fondare nel 2014.
In una recentissima intervista sulla Gazzetta dello Sport, in seguito, Wayne e Tony hanno fatto presente non solo che l’uscita di Side sia stata una decisione unilaterale, ma che addirittura non fossero a conoscenza di questa scelta, minimizzando l’accaduto con le seguenti parole:
T: “Lo abbiamo scoperto dai social, a noi lui non ha detto nulla. In bocca al lupo comunque”.
W: “In Rete aveva parlato di un momento problemtatico a livello personale che non eravamo stati in grado di gestire come gruppo. Il progetto Dark Polo Gang però va avanti. E bella pe’ Side.”
Per discutere delle cause e delle conseguenze probabili dell’uscita di Side, abbiamo chiamato tre opinionisti di Raphaolic e abbiamo posto loro delle domande
Chi è, secondo voi, che soffrirà di più questa separazione, Dark Side o la “nuova” Dark Polo Gang?
Achille Prinzivalli:
Allora premesso che non sono un grandissimo fan della Dark Polo gang, come della Trap in generale, la notizia ha comunque un minimo catturato la mia attenzione. Ho iniziato ad ascoltare la Dark quasi come un fenomeno trash, sulle note di Sportswear e Magazine. Dell’ultimo album qualche canzone mi era entrata in testa: come Diego Armando Maradona. Da qui ho iniziato a considerare diversamente la figura di Side, fino ad ora un membro più in secondo piano rispetto ad altri. Ed è indubbio che in Sickside da prova di essere in grado di gestire la tensione del leader. E a questo punto la domanda sorge spontanea: come si è arrivati alla scissione? Side è stato silurato dalla Dark o è stato lui di sua iniziativa a mollare i compagni? È stata una separazione pacifica e consensuale o un divorzio pieno d’ira e rancore? Una separazione violenta potrebbe far pensare anche che sia giunta al capolinea la collaborazione con Sick Luke, il che renderebbe per Side la carriera da solista ancora più difficile. Il rischio, peraltro, è quello che si trasformi in una copia non troppo distante da Young Signorino, con cui sicuramente condivide la passione per i tatuaggi in faccia e la droga. D’altra parte penso sia minimo il danno arrecato alla Dark: Side non è nè Tony nè Wayne. Uscito un nuovo album tutti avranno dimenticato che un tempo ne avesse fatto parte anche lui.
Sergio Mattarella:
Dunque, premetto anche io di non essere un grande fan della DPG, ma a differenza di Achille di apprezzare sinceramente alcune loro produzioni, a partire dalle hit che ha citato, arrivando ad interi album come Succo di Zenzero o anche il più recente Twins. Mi piace molto la loro mood, ma trovo che ultimamente la spaccatura fra il sick rap di Side e i ritmi allegri e festosi degli altri fosse netta e che questa separazione fosse in qualche modo indispensabile. Rispondendo alla domanda principale, direi che chi realmente guadagna dall’uscita di Side dalla Dark è il rapper stesso, che potrà essere molto più libero, incensurato e soprattutto non sarà più “il tossico della DPG”. La Dark invece, nonostante il Side di adesso avesse poco o nulla a che fare con il resto del gruppo, dovrà fare i conti con la perdita di uno dei due suoi fondatori (l’altro è Pyrex) e soprattutto con un rapper capace di dare quel pizzico di imprevedibilità alle tracce. Ricordo poi che la prima vera hit della Dark, Cavallini, era di Side e Tony (e Sfera) e che lo stesso rapper era l’autore della celebre strofa iniziata con “Troia non mangio sushi mi piacciono Fendi e Gucci”… Credo e spero che i ragazzi abbiamo concordato l’uscita di Side in maniera pacifica, anche perché Side sta continuando a condividere la loro serie uscita su Tim Vision, e che non siano finite le collaborazioni del rapper con gli altri (specie con Pyrex: i due sono una bomba insieme) nè con Sick Luke, a cui Side deve il 50%, se non di più, del suo successo, da quello di Crack Musica a SickSide.
Francesco Storto:
Ammetto di avere una conoscenza piuttosto limitata sulla storia e sulla discografia del gruppo e di non esserne personalmente un grande fan, tuttavia la notizia della separazione di Dark Side dalla Dark Polo Gang ha attirato il mio interesse. Al momento le cause e modalità della separazione sono, per me, di secondo rilievo principalmente perché il mio interesse a livello musicale per la Dark Polo Gang non è legato a nessuno dei quattro rapper che ne fanno parte ma al “quinto membro” della dark, Sick Luke, che è, almeno per me, uno dei maggiori (se non il maggiore) punto di forza del collettivo. Nel genere Trap la produzione musicale assume, infatti, un ruolo importante almeno quanto quello del rapper e Sick Luke è stato per la Dark una costante quasi onnipresente che ha contribuito in maniera sostanziale alla crescita del gruppo. Quindi le conseguenze a livello di successo musicale delle due parti, dopo la separazione, dipenderanno probabilmente dalla posizione che prenderà il produttore, che potrebbe decidere di schierarsi da una parte ma che potrebbe comunque decidere di rimanere “neutrale”. In parole povere chi esce meglio dalla separazione è chi riesce a mantenere Sick Luke come produttore musicale.
Avete elogiato tutti e tre Sick Luke e Achille ha paragonato Side a Young Signorino; quali pensate possano essere gli artisti (produttori e rapper) con cui l’ex membro della Dark valorizzerebbe il suo stile?
Sergio Mattarella:
In realtà Dark Side, fra i quattro della Dark Polo Gang, è probabilmente quello che più facilmente puó adattare il suo stile a quello di altri rapper, essendo meno legato all’immaginario “Dark Polo” rispetto agli altri. Rispetto a Wayne e Tony e, in minor misura a Pyrex, Side ha sempre proposto testi cupi e grigi nonché un’introspezione maggiore, soprattutto nel suo ultimo lavoro SickSide. Dunque, non sorprendono le sue diverse collaborazioni con diversi artisti rap, stranieri e non: per esempio i due feat con il gruppo spagnolo Los Santos, quello con Yzomandias e soprattutto Pezzi con Ketama126. Side non è un grandissimo rapper, tecnicamente parlando, ma è un artista capace di emozionare e di comunicare bene i suoi sentimenti, per questo trovo che il suo immaginario si potrebbe sposare bene con quello della Lovegang (Franco126, appunto, Ketama, Carl Brave, Pretty Solero) e anche, forse, con quello di Achille Lauro, Quentin40 e Gemitaiz (con cui in passato ha avuto scontri piuttosto pesanti), con il problema che quasi tutti gli artisti sopracitati sono ben più bravi e più in forma di lui. Di recente pare che l’ex membro della DPG stia lavorando con Izi e Drefgold: sono curioso e sento odore di hit, ma per me non è quella la sua strada.
Achille Prinzivalli:
Capire oggi con quali artisti possa collaborare una persona che ha abbandonato un progetto proprio per la sua difficoltà a collaborare è tutt’altro che facile: siamo in presenza probabilmente di un carattere forte, ergo, ma solo facendo un’ipotesi di “fantatrap”, escluderei i big del settore. Non ce lo vedo con un Ghali o uno Sfera… a meno che non siano proprio questi ultimi a prendere l’iniziativa. A quel punto perchè non accettare? Più verosimilmente invece immagino che possa collaborare con nuove leve, giovani semisconosciuti o prossimi al debutto. Una risposta più precisa può darla solo chi ascolta TANTA Trap. Ma l’importante è capire il concetto: una persona con manie di indipendenza e protagonismo non collaborerà facilmente con qualcuno più potente di lui… significherebbe sottostare alle sue direttive!
Francesco Storto:
Per quanto riguarda le future collaborazioni di Darkside con produttori diversi da Sick Luke partirei da un analisi dello stile del rapper: per quanto possa avere in comune con gli altri membri della gang, Side, a livello di mood, si è dimostrato occasionalmente più “emotivo” o “profondo” degli altri (come già detto da SM) mentre, per quanto riguarda flow e tecnica, a volte risulta troppo lento e tende a non cimentarsi con metriche eccessivamente complicate (non distaccandosi affatto dai suoi ex compagni). Ovviamente è impossibile dire con esattezza quale produttore musicale costituirebbe il miglior matchup insieme al rapper, vista la sua capacità di variare stile da un beat all’altro. Detto questo, il rap proposto da Side potrebbe trovarsi bene con basi dai BPM lenti in pieno stile Ketama, come ad esempio il recente pezzo angeli caduti, oppure con basi dalle sonorità più americane come ad esempio Mask Off di Future oppure Bank Account di 21 Savage.
Per quanto riguarda la “nuova” Dark Polo Gang, invece, pensate che rimarrà un trio, sostituirà Dark Side con un nuovo membro o potrebbe addirittura riunirsi?
Francesco Storto:
La separazione di Side dalla DPG non sembra essere avvenuta in termini affatto cordiali e proprio per questo motivo direi che il gruppo non si riunirà per ancora molto. Per come la vedo, la scelta di volersi riavvicinare (da entrambe le parti) sarà determinata prevalentemente dal successo che le due parti otterranno in futuro. Non bisogna dimenticare che la Dark è, a livello di management, un progetto gestito con capacità e cura nei minimi dettagli ed è proprio per questo che l’ immagine sul mercato musicale delle due parti influirà sulle loro decisioni in futuro. Una riunione del gruppo non è impossibile ma alquanto improbabile.
Sergio Mattarella:
In questo momento vedo una Dark Polo Gang che proseguirà la linea dettata con British: ritmi allegri alla Twins, frasi meme e testi meno volgari ed esplicite di prima, complice il fatto che sia seguita da tanti bambini. Di rapper adatti a questo tipo di stile ce ne sono assai pochi in Italia, ma qualcuno forse si troverebbe (su tutti Mambolosco e Edo Fendy della Sugo Gang che, fra l’altro, hanno firmato da qualche mese per 777ENT, l’etichetta discografica della Dark). Se da un lato però rapper come Mambolosco, che già da solo ha grande visibilità a livello numerico, dovrebbe necessariamente ridimensionare la sua individualità artistica per entrare nel collettivo, rapper più piccoli come Edo Fendy o, anche, Gallagher, Hermit G e Gianni Bismark sarebbero invece costretti ad un salto di qualità troppo difficile per loro, entrando in un gruppo così famoso. Inoltre, in ciascun caso, il rapper che subentrerebbe a Side non solo dovrebbe confrontarsi al microfono con Tony Effe, Wayne e Pyrex: infatti, la Dark Polo Gang, oltre ad essere un collettivo musicale, è una perenne sitecom (nelle interviste, negli eventi live, sui social network) in cui i rapper reggono un vero e proprio personaggio. Dunque, a meno che un altro membro del gruppo (Pyrex in pole position) decida di tentare la carriera solista, ritengo che la Dark Polo Gang resterá un “terzetto” molto a lungo. Inoltre, il trio musicale, nell’hip hop, è storicamente più collaudato del quartetto, basti pensare ai Migos (notoriamente gruppo di riferimento degli autori di Sportswear), ai Club Dogo o agli storici Sangue Misto. Per quanto riguarda il ritorno di Side, nonostante la brusca separazione, penso che non solo sia possibile – chiaramente non nell’immediato, ma magari già entro la fine del 2019 – ma molto probabile: d’altronde la gang è e resterà per sempre.
Achille Prinzivalli:
Mah… Anche questa è una domanda per la cui risposta possiamo affidarci solo alla nostra immaginazione! Io sono dell’idea: “squadra che vince non si cambia”, il frontman della Dark è e deve restare Tony. Per carattere, aspetto, energia… pur non essendo il mio preferito mi rendo conto che la DPG non sarebbe la stessa cosa senza di lui. Wayne in un certo senso è la sua perfetta antitesi. Sempre con quel sorriso sulle labbra, rilassato… tutt’altro che “duro e cattivo”. Ecco Tony e Wayne sono le due anime della Dark. In questo quadro Side era più, musicalmente ed esteticamente parlando, dal lato di Tony, mentre Pyrex nonostante l’apparente cattiveria lo vedo più decisamente dal lato di Wayne… Seguirlo sui social ne darà un’idea a chi lo conosce meno come personaggio. Il ritorno del figliol prodigo è un qualcosa di comune nel mondo della musica… Ma prima vediamo come vanno le due strade, è ancora presto parlare di reunion! Potrebbe esserci una sostituzione di Side? Si, certo che potrebbe, anche per ristabilire gli equilibri cui accennavo sopra. Vedremo come reagirà il pubblico ai prossimi lavori della “mutilata” Dark Polo Gang. Un feedback molto positivo accantonerebbe qualsiasi necessità di riorganizzare il team.
Passiamo infine all’ultima domanda: che cosa vi aspettate dalla Dark Polo Gang e da Dark Side, fra album, singoli e mixtape, in questo 2018?
Sergio Mattarella:
Per quanto riguarda Side, il rapper ha lasciato intendere che, a pochissimi mesi di distanza dallo scorso album, starebbe già lavorando ad un nuovo progetto, come già detto, insieme a Drefgold, Izi e, probabilmente, Sick Luke. Dunque mi aspetto un disco o un mixtape, pubblicato fra giugno e settembre, in cui l’autore di Diego Armando Maradona possa esprimersi ancora meglio che in Sickside, che ho apprezzato, pur nei suoi evidenti limiti tecnici. D’altra parte, credo che la DPG sia nel suo momento migliore, per quanto riguarda pubblico e visibilità anche a livello internazionale, come testimonia la scelta di affidare a Wayne, Tony e Pyrex il remix italiano della hit da 100 milioni di visualizzazioni Plug Walk, di Rich The Kid, e l’apertura dei due più grandi concerti italiani dell’estate: quello, a Roma, di Post Malone e quello, a San Siro, di Fedez e J-Ax. Dunque, spero che il prossimo disco, che nel mio articolo su Sickside avevo ipotizzato poter essere quello solista di Tony, ma che a questo punto più probabilmente sarà di tutto il trio (un po’ come i due Culture dei Migos), contenga collaborazioni clamorose, un po’ come quelle di Rockstar di Sfera Ebbasta. A questo punto non ci resta che sognare, perché il sogno dei fan, Dark Polo Gang featuring Lil Pump/Lil Yachty, potrebbe diventare realtà.
Achille Prinzivalli:
È una domanda questa la cui risposta ricade nella soggettività estrema. Personalmente la mia Gang preferita è quella di Caramelle o Magazine. Sono tutt’altro che un “purista”: i lavori troppo “dark” non fanno per me e anzi, mi piacerebbe si investisse in tonalità più dance. È verosimile pensare che con l’abbandono di Side la DPG ritorni sulle orme di Twins, che quindi, in un certo senso, mi accontenti. E il singolo British sembra muoversi discretamente bene in questa strada: frasi divertenti, ritornellino orecchiabile… ma siamo lontanissimi dalla freschezza di Caramelle. Da Side mi aspetto che riesca a trascinarsi dietro i fan più “dark”. Con Diego Armando Maradona e col relativo album, Sickside, ha dato prova di voler tenere viva l’anima più “dark” della DPG. Da Side mi aspetto pezzi brevi, basi “forti”, moltra trap e pochissima pop/dance.
Francesco Storto:
Stabilire quale deriva prenderanno gli artisti dopo la separazione è, al momento, pura speculazione. Dalla Dark mi aspetto dischi e singoli che comprendano insieme, Tony, Wayne e Pyrex, ma anche occasionali collaborazioni dei singoli artisti con altri rapper. In altre parole, dal trio mi aspetto una produzione musicale che segua la linea di quella del famoso trio americano Migos, nel quale la Dark potrebbe trovare una fonte di ispirazione (vista anche l’ammirazione espressa dai vari membri della DPG in alcune interviste). Visto però il successo che la Dark ha ottenuto con il suo stile unico e particolare non mi aspetto grandi cambiamenti in termini di stile e tecnica anche se personalmente spero in un po’ di novità. Da parte di Dark Side, invece, mi aspetto cambiamenti decisivi non solo in termini di produzione ma anche di immagine. Per il rapper cambiamenti di questo tipo sarebbero assolutamente necessari vista la somiglianza musicale che di verrebbe a creare con il suo ex collettivo se continuasse sulla scia di ciò che ha fatto in passato.
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