No Comment – Un’ereditá troppo pesante sulle spalle?

Recensione del nuovo album di Nitro, terzo dopo Danger e Suicidol, uscito il 12 gennaio in copia fisica e su ogni piattaforma di streaming.

No Comment è il titolo del terzo album ufficiale di Nicola Albera, in arte Nitro, pubblicato dall’etichetta discografica Machete Empire Records e distribuito da Sony Music a distanza di tre anni dall’ultimo disco realizzato dall’artista: Suicidol. Nonostante la giovane etá di 24 anni, Nitro è in assoluto uno dei rapper più apprezzati d’Italia. L’album Suicidol, risalente al 2015, é stato certificato disco d’oro a distanza di sei mesi dalla sua pubblicazione, così come due canzoni dello stesso cd, Rotten e Storia di un defunto artista. Il singolo Pleasantville, invecebrano estremamente romantico e personale, é stato talmente apprezzato dai fan da meritarsi il disco di platino, l’unico, fin ora, della carriera di Nitro.

Nitro é uno dei rapper più completi in Italia. Da un lato le sue canzoni sono scritte sempre in maniera raffinata, senza lasciare mai neanche una rima al caso, spesso inserendo fra i versi citazioni a film, libri o fatti storici e servendosi di figure retoriche di significato, che solo l’ascoltatore più attento riesce a notare. D’altra parte l’autore di Suicidol può vantare una tecnica veramente fuori dal comune sia dal punto di vista metrico che per quanto riguarda il flow. Alcune strofe di Nitro, come ad esempio l’ultima presente nel brano Baba Jaga, o quella di Trankilo, canzone realizzata in collaborazione con Vegas Jones, sono perfetta sintesi di contenuto, capacitá di giocare con lo schema metrico-ritmico dei versi e abilitá a rappare molto velocemente, a tempo, su una strumentale. Inoltre, oltre ad essere un ottimo artista in studio, é addirittura ancora più apprezzabile dal vivo (lui stesso si definisce un “animale da palco”) o in freestyle, ovvero nel rap improvvisato.

Come scritto in precedenza, il suo ultimo lavoro, Suicidol, è da molti considerato uno degli album migliori della storia del rap italiano, oltre ad aver creato una straordinaria fama a Nitro, che attualmente, dopo Salmo, é l’artista più famoso tra quelli provenienti dalla Machete Crew. Inoltre, nel periodo di tempo fra Suicidol e No Comment, il rapper veneto non é mai stato inattivo. Infatti, fra il 2016 e il 2017, Nitro ha pubblicato una seconda edizione di Suicidol detta Post Mortem, che ha spaccato in due la critica, e diversi featuring decisamente più convincenti e apprezzati, tra cui le tracce MOB, con Lazza e Salmo, Title?, con Salmo e Axos, e la sopracitata Trankilo per il disco di Vegas Jones.

Date queste premesse, intorno al nuovo disco di Nitro c’era una grande aspettativa: il pubblico si aspettava un disco di qualitá pari se non superiore a Suicidol e per molti aspetti l’aspettativa é stata ripagata da No Comment, terzo disco in studio per l’artista, uscito il 12 gennaio.

Il titolo No Comment fa riferimento a più aspetti della natura di questo Cd, tra cui, completamente in controtendenza con l’altro grande disco che sarebbe uscito lo stesso mese (Rockstar di Sfera Ebbasta), la scelta di pubblicarlo senza dilungarsi in interviste o in complesse campagne pubblicitarie: é un disco che si commenta da solo, quindi No Comment. Paradossalmente, “no comment” é stata anche la risposta che Nitro stesso ha dato ai giornalisti e agli stessi fan quando gli é stata chiesta una qualunque informazione sul disco, come ad esempio durante l’intervista a Hip Hop Tv.

Un altro aspetto, a cui il titolo No Comment fa riferimento, é approfondito nell’ultima traccia dell’album, Horror Vacui, ossia la paura del vuoto. Per Nitro, infatti, una copertina così essenziale e un semplice No Comment come titolo mette l’ascoltatore di fronte ad un’assenza di schemi comunicativi a cui non è abituato, quando invece ignorare dettagli come cover e titolo di un disco e concentrarsi sulla musica dovrebbe essere la norma.

Questa é la prima di una lunga serie di riflessioni a cui porterá il disco di Nitro, un album di tredici tracce di cui nove sono state composte dal produttore attualmente di punta nel collettivo Machete: Lowkidd. Le basi delle prime due canzoni del disco, caratterizzate da suoni più hardcore, sono produzioni di Salmo, mentre la quarta e la quinta traccia sono rispettivamente opera di Zef e del giovanissimo Tha Supreme.

Uno dei motivi per cui No Comment è sembrato a molti un passo indietro rispetto a Sucidol è, probabilmente, proprio questa: le strumentali prodotte da Lowkidd, caratterizzate da una forte grancassa (i cosiddetti “bassi”), spesso in prima linea rispetto a piani o corde, alla lunga sono difficili da sopportare. Il suono della grancassa, inoltre, si incastra perfettamente con il flow di Nitro nelle canzoni più veloci e leggere, mentre nei pezzi più lenti e riflessivi, come le due canzoni intitolate San Junipero o la bellissima Horror Vacui, a tratti può risultare fastidioso.

D’altra parte, nelle tracce più leggere del disco, ovvero i quattro featuring, Lowkidd e Tha Supreme hanno realizzato delle basi perfette per valorizzare sia il flow di Nitro che quello degli artisti ospiti: Madman, Salmo, Lazza, Dani Faiv.

Ciascuno di questi quattro rapper ha registrato una strofa eccezionale (nel caso di Lazza e Dani Faiv anche il ritornello della loro canzone), garantendo al Cd quella freschezza che deriva dall’alternarsi di voci diverse. In particolare, Dani Faiv è stato il featuring più sorprendente, poichè in NVML ha dimostrato di riuscire a rappare in modo crudo, pur mantenendo intatta l’ironia che caratterizza le sue canzoni soliste.

Dal punto di vista metrico, il disco è assolutamente eccezionale. Ciò che Nitro afferma nella canzone Last Man Standing è iconico:

Sono stato muto due anni per stare a sentire che avete da dire

Il solo risultato che ho avuto è capire che ormai

Più nessuno vuol fare le rime

No Comment è un disco che esalterà gli ascoltatori più attaccati alle rime: ci sono incastri, giochi di parole, rime in inglese, rimalmezzo, e addirittura i featuring sono fra i rapper italiani più preparati metricamente.

I due esempi riportati, di cui è stata fatta l’analisi metrica, sono tratti rispettivamente dall’entrata di Lazza in Passpartout, in cui il rapper ha scelto di chiudere per cinque volte rime di quattro sillabe consecutive, sorprendendo qualsiasi ascoltatore e da Ho Fatto Bene, una delle tracce migliori del disco.

(Passpartout, Nitro featuring Lazza, 20 rime in 5 barre)

Non fare il pistolero
Zzala fra, Cristo nero
Voto il tuo disco: zero
L’ho skippato già alla prima figura, dì, al bis dov’ero?
C’hai l’alcolismo vero

(Ho Fatto Bene, Nitro, tra rime e assonanze 13 rime in 6 barre)

Non ho avuto mai una spinta, facevo freestyle in strada

Mia madre mi chiamava e mi chiedeva “Dove sei?”

Dopo gli esami di quinta, stavo già fuori di casa

E ora rimpiango ogni momento che non passo con i miei

Ma ringrazio la mia grinta, la fame non la fama

Solo una ti ripaga e per il resto panta rhei

Per quanto riguarda infine l’ambito lirico, No Comment è altrettanto valido e non ha nulla da invidiare al suo predecessore Suicidol: le tematiche affrontate sono molte e diverse fra loro. Nitro passa infatti da canzoni d’amore (San Junipero, 1 e 2),  a testi autobiografici (Ho Fatto Bene, DM e Horror Vacui), temi sociali (Infamity Show) e pezzi in cui parla della scena rap italiana (Last Man Standing).

Nelle canzoni di Nitro nessuna rima è messa a caso: dal testo autocelebrativo a quello riflessivo la capacità di espressione dell’artista veneto è di gran lunga superiore alla maggior parte della scena. Tra i suoi versi, spesso, è possibile trovare citazioni a film, a libri, ad attori, a fatti di cronaca, a personaggi dello sport e, nei testi più profondi, figure retoriche di significato, come similitudini o metafore.

In conclusione, No Comment è un ottimo disco, un lavoro ben curato e ben strutturato. Rispetto a Suicidol, perde certamente sul piano della musicalità in alcune tracce, così come invece dimostra un leggero miglioramento nei testi.

Proprio per questo motivo, No Comment è un disco che premia l’ascoltatore meticoloso che, testi alla mano, approfondisce le citazioni, ragiona sulle parole, cerca di immedesimarsi in Nitro e di capirlo. D’altra parte, l’orecchio di un ascoltatore meno esperto e più superficiale non potrà ignorare tracce come NVML, Passpartout e Ok Corral, dal suono molto fresco e innovativo.

Capire come si evolverà la musica di Nitro non è facile, considerando che No Comment è stato un disco piuttosto sperimentale. In ogni caso, da qui all’anno prossimo con ogni probabilità Nitro avrà calcato i palchi di tutta Italia e questo disco al suo interno ha canzoni che potenzialmente infiammeranno i concerti e usciranno come videoclip ufficiali. Dovendo sbilanciarsi, dopo l’uscita dei primi due singoli, Buio Omega e Infamity Show, è facile aspettarsi l’uscita di Chairaggione con Salmo, che sta scalando le classifiche, Ho Fatto Bene, Last Man Standing e Passpartout con Lazza.

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